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 2021  settembre 24 Venerdì calendario

Patrimonio della Armani? Più di 2 miliardi di euro

Giorgio Armani continua a rafforzare il suo gruppo dal punto di vista patrimoniale, anche grazie a una legge del governo Conte. Se i risultati consolidati 2020 impattati dalla pandemia della Giorgio Armani spa sono noti, infatti, non così per quelli civilistici che hanno visto il bilancio chiudersi con un utile di 48,2 milioni di euro (rispetto ai 109,8 milioni dell’anno prima), destinato interamente a riserva straordinaria. Il patrimonio netto è balzato anno su anno da 1,6 ad oltre 2 miliardi anche e soprattutto perché, approfittando della normativa dell’ex esecutivo, sono stati rivalutati per complessivi 450 milioni i marchi AX Armani Exchange e EA7 Emporio Armani (rispettivamente per 295,5 a 158,3 milioni) dopo la perizia di stima redatta da Gabriele Villa professore associato nella facoltà di scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica di Milano e fra l’altro consigliere e membro del comitato esecutivo di Mediobanca.

Le rivalutazioni sono servite anche a compensare le svalutazioni per 141 milioni che hanno riguardato soprattutto la controllata Giorgio Armani Corporation. Lo scorso anno si è attinto alla riserva straordinaria per distribuire un dividendo di 90 milioni, in calo dai 135 milioni del 2019, precedente, ai soci Armani (99,99%) e Fondazione Armani (0,1%). Il profitto del 2020 è stato spinto dai 79,8 milioni di dividendo incassato dalla controllata Ga Operations e dai 215 milioni di cedole provenienti da Giorgio Armani Hong Kong Ltd e GA Operations Hong Kong.
Su un totale di attivo salito anno su anno da 2,7 ad oltre 3 miliardi, le imprese controllate sono in carico a 586,3 milioni con in testa l’americana Giorgio Armani Corporation (209,8 milioni), seguita da Ga Operations (201,6 milioni) e Giorgio Armani Retail (106,2 milioni). A fine 2020 la posizione finanziaria netta attiva è migliorata anno su anno da 851 a 992,3 milioni.