Il Sole 24 Ore, 23 settembre 2021
Perché i biglietti aerei costeranno sempre di più
C’è il rischio di un aumento del prezzo dei biglietti aerei per sostenere il costo delle iniziative di riduzione dell’inquinamento nell’aviazione commerciale. Il rischio colpisce soprattutto le compagnie europee, perché in Europa il costo dei Saf, i carburanti «sostenibili» per l’aviazione, è più alto rispetto agli Stati Uniti e al Medio Oriente. Inoltre l’Europa si è data obiettivi più stringenti per tagliare le emissioni di anidride carbonica rispetto ad altri Paesi.
Non c’è solo l’impegno del settore aereo mondiale a raggiungere il traguardo «zero emissioni nette nel 2050». Pesa anche il pacchetto clima Fit-for-55, varato dalla Commissione Ue lo scorso luglio. Gli Stati si sono impegnati a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990.
Questa preoccupazione è emersa con forza nell’Airbus Summit di due giorni a Tolosa. «Per ridurre l’inquinamento i costi cresceranno. Dobbiamo vedere come evitare che si traducano in un aumento dei prezzi dei biglietti aerei», ha osservato Thomas Reynaert, managing director di Airlines for Europe (A4E). Ha riconosciuto che l’impegno per il 2050 «non è un obiettivo facile». L’a.d. della ultra low cost americana Frontier, Barry Biffle, è contrario a rincari: «Se compro aerei nuovi che consumano il 40% in meno perché i miei passeggeri dovrebbero pagare di più?».
«Dobbiamo accelerare gli sforzi per la decarbonizzazione. Questo vuol dire volare con motore elettrico, con l’idrogeno, o con i Saf. Airbus ha già la certificazione per far volare tutti gli aerei al 50% con i Saf», ha osservato l’a.d. del gruppo europeo, Guillaume Faury. «I Saf in Europa costano 5 volte i carburanti fossili», ha spiegato Annette Mann, responsabile Corporate responsibility di Lufthansa. «Per arrivare a questi risultati ci vuole l’impegno di tutti, non solo dell’aviazione. E bisogna avere lo stesso livello del campo di gioco in Europa, Stati Uniti e Cina», hanno osservato Faury e Reynaert.
Negli Usa i Saf (di cui fanno parte anche i biocarburanti) costano meno che in Europa. Grazie agli incentivi statali e federali, anche fiscali, «costano poco di più del kerosene tradizionale», ha detto Mann. Quanto alla Cina, «averla a bordo è importante, ma è il discorso più difficile», ha osservato l’a.d. di Airbus.
Per Faury è «realistico» l’obiettivo di far entrare in servizio il primo aereo alimentato da motori a idrogeno nel 2035, il progetto ZeroE lanciato da Airbus un anno fa. «È probabile che cominceremo con un aereo regionale o di media dimensione».