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 2021  settembre 22 Mercoledì calendario

L’Onu ha scelto il sistema d’onore. Per accedere al Palazzo Presidenti, premier, re, alti dignitari, delegati e giornalisti, attestano di essere immunizzati — o di essere in possesso di tampone negativo. Non devono dimostrare altro. Polemiche

 — Un chiosco per permettere ai tanti diplomatici (e giornalisti) stranieri – riconoscibili dal badge al collo e le mascherine colorate con le bandiere dei loro Paesi – di immunizzarsi last minute con Johnson& Johnson prima di accedere al Palazzo di Vetro. Lo ha voluto la città di New York proprio affianco a quello dove fare i tamponi, nei pressi dell’ingresso sulla 42esima strada dello “UN Building”, come qui tutti chiamano il complesso sviluppato negli anni 50 dall’architetto Oscar Niemeyer (da una bozza del visionario Le Corbusier): sorta di Babele rovesciata dove 192 nazioni si riuniscono ogni anno tentando di parlare una sola lingua (anzi sei, quelle ufficiali sono inglese, francese, spagnolo, russo, cinese e arabo). Ma dove quest’anno ci si è divisi ancor prima di iniziare su quel vaccino obbligatorio che d’altronde già spacca gli Stati Uniti (e buona parte del mondo). Dopo aver attraversato i metal detector dei severi controlli di sicurezza, negli edifici affacciati sull’East River si entra senza alcuna prova di vaccinazione. Dopo lungo dibattito, si è infatti deciso di affidarsi a un “sistema d’onore”. Presidenti, premier, re, alti dignitari, delegati e giornalisti, cioè, attestano implicitamente di essere immunizzati – o di essere in possesso di tampone negativo – accedono al Palazzo col proprio badge identificativo: senza dimostrare altro. Una scelta che ha irritato i responsabili della città di New York dove esistono regole rigide per frequentare gli spazi al chiuso. Tanto più col sistema già smentito dalla presenza di brasiliano Jair Bolsonaro, ammalatosi di Covid mesi fa e non vaccinato, trovatosi nella paradossale posizione d’intervenire in aula (dove è entrato secondo i protocolli munito di mascherina) subito prima di Joe Biden. Ma costretto a mangiare pizza al taglio in strada perché impossibilitato ad entrare nei ristoranti. Il sindaco Bill de Blasio via Twitter gli ha mandato il link al “Vaccine Finder”, il sito online dove trovare gli appuntamenti per il vaccino. Comunque i commessi in abito scuro e mascherina sono lestissimi nel disinfettare ogni cosa, armati di alcol e salviette. E nel labirinto di corridoi che collegano i diversi bracci nessuno gira a volto scoperto. Le regole sono severissime: «Qui non entrate col vostro pass» ti apostrofano guardie di sicurezza e ascensoristi, chiedendo di mantenere la distanza di sicurezza. Salvo confondersi quando si tratta di indicare l’uscita verso quel giardino dove tirar giù la maschera: e sgranare gli occhi per cogliere nella sua interezza l’affresco di 11mila metri quadri che ritrae due bambini intenti a costruire un mondo ideale con al centro una colomba della pace. Opera “effimera” dell’artista Saype donata dalla Svizzera. In lontananza, si sente il canto di un gruppo di ragazzine asiatiche: fan di Bts, la band KPop arrivata al seguito del presidente sudcoreano Moon-Jae come ambasciatori dei giovani. Il video girato lunedì mentre ballavano e cantano fra i banchi dell’Assemblea Generale la loro “Permission to dance” ha già ottenuto milioni di visualizzazioni. «Dovevano intitolarlo “Permission to vax"» ridono fra loro: indicandosi il chiosco dei vaccini.