Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  settembre 15 Mercoledì calendario

Intervista a Billy Berlusconi. Parla dei suoi avatar

«L’Avatar Factory Igoodi è un lab altamente tecnologico specializzato nella digitalizzazione della figura umana. Si tratta di una company innovativa, il cui lavoro consiste nella realizzazione della perfetta copia 3D, quindi fotorealistica, di persone reali, offrendo loro l’opportunità di semplificare la vita reale attraverso l’utilizzo di una nuova generazione di Avatar in campi anche diversi rispetto a quello dell’universo digitale. Stiamo parlando di un mercato ad alta complessità tecnologica e oggi in rapidissima evoluzione. Le strategie evolutive cambiano continuamente e, quando sembra siano state definite del tutto, si evolvono nuovamente. Si tratta, quindi, di un flusso in costante cambiamento. La migliore strategia per chi opera in questo settore consiste nel connettersi con l’innovazione e seguirne gli sviluppi in tempo reale».
Billy (ma all’anagrafe è Davide Luigi) Berlusconi, 39 anni, è laureato in Economia alla Bocconi. Ha incominciato nel gruppo di famiglia occupandosi della gestione delle piattaforme dei mass media europei: «Poi sono uscito dall’ambito familiare», racconta, «e mi sono occupato di una società di servizi aeroportuali con sedi in tutto il mondo per l’assistenza ai viaggiatori (e ai loro bagagli), dove ho imparato l’economia dei servizi al pubblico e la sua importanza. Infine ho incominciato a interessarmi alla tecnologia Blockchain, non a scopo speculativo ma perché, come molti della mia generazione, sono attratto dall’innovazione tecnologica.
Questo interesse ha determinato la svolta che ha avuto la mia vita sia sotto il profilo professionale sia quello umano. L’idea di fondare una start-up con l’obiettivo di semplificare la vita on-line, la vita virtuale di tutti, è diventato prioritario. Così sono nati Igoodi e l’Avatar Factory»

Domanda. Come avviene in concreto la digitalizzazione di un individuo?
Risposta. In modo semplice e rapido. Recandosi presso uno dei nostri showroom, che attualmente sono situati a Milano e Torino, si accede al Bodyscanner The Gate per effettuare la scansione del corpo fisico. Si tratta di un’esperienza piacevole, futuribile e totalmente innocua che dura il tempo di un click. Dopo la scansione si riceve il proprio Avatar, cioè un alter ego digitale, direttamente nell’app Igoodi.
D. Mi scusi, ma perché portare il proprio corpo nel mondo digitale?
R. Perché oggi tutti noi passiamo moltissimo tempo connessi alla rete. Attraverso Internet facciamo acquisti, socializziamo, ci informiamo, giochiamo, lavoriamo. A causa della pandemia questa tendenza si è ulteriormente accelerata. Portare il proprio corpo nel mondo digitale può aiutarci a svolgere molte attività senza dover necessariamente impiegare la nostra fisicità reale e il nostro tempo.

È un vantaggio importante e, soprattutto, utile. Gli Avatar, oltre alla perfetta somiglianza col soggetto fisico originale, includono anche quello che abbiamo chiamato Smart Body, cioè un dataset di informazioni che comprende tutte le misure antropometriche della persona rilevate durante la scansione, ovvero una tabella delle taglie personale, gli indici di massa corporea e un’analisi della body shape con consigli di stile personalizzati sulla sua specifica conformazione fisica. È facilmente intuibile come le informazioni contenute nello Smart Body siano un supporto prezioso per chi volesse accedere da remoto a prodotti e servizi offerti in rete, di cui alcuni già presenti ed altri disponibili in breve tempo.
D. A cominciare dall’abbigliamento.
R. Con le misure fisiche e la tabella-taglie personalizzata è possibile acquistare un capo d’abbigliamento con la certezza che esso sia della taglia corretta. Questo non solo riduce potenziali fastidi e perdite di tempo da parte del cliente, ma contribuisce anche a ridurre il consumo ambientale innescato dal grande problema dei resi. Abilitiamo anche tutto ciò che può essere creato su misura dell’uomo come, per esempio, la telesartoria.

D. Quello sanitario sarà un altro settore d’intervento?
R. Sì, il campo sanitario è per definizione territorio di ricerca scientifica e oggi anche tecnologica. Siamo in contatto con importanti realtà sanitarie e insieme a loro stiamo ricercando possibilità applicative della nostra tecnologia. Ad esempio è ipotizzabile che la capacità dell’Avatar di riprodurre la figura fisica con le sue esatte misure antropometriche possa essere un ottimo vantaggio per il medico, se integrato alla cartella clinica del paziente, per check up posturali oppure un supporto alla realizzazione di tutori/protesi stampabili in 3D a misura del singolo paziente. L’Avatar può anche supportare processi di riabilitazione motoria e tanti altri campi sono in via di sperimentazione.
D. A Torino, Igoody è all’interno di Green Pea, la struttura di Oscar Farinetti. Perché questa scelta?

R. Con Oscar e Francesco Farinetti c’è un’ottima intesa. Abbiamo molti punti in comune con la filosofia Green Pea. Crediamo come loro nell’eccellenza italiana, nella creazione di un’offerta di qualità e, soprattutto, sostenibile. Il loro motto From Duty to Beauty (Dal dovere al piacere) coincide con la nostra volontà di semplificare la vita delle persone attraverso l’innovazione, la sostenibilità e la bellezza. Ciò che è utile e fa bene al pianeta non necessariamente deve essere triste e faticoso. Nel nostro caso l’Avatar è green perché consente di smaterializzare attività che richiederebbero la presenza: grazie all’Avatar avvengono in versione digitale e, soprattutto, in una modalità estremamente efficiente. Questa procedura consente di risparmiare tempo, energia e risorse materiali.
D. Il brevetto è made in Italy?

R. Sì, il progetto è stato tutto sviluppato in Italia ed è coperto da alcuni brevetti.
D. Come va la partecipazione alla Design Week milanese?
R. Bene. Il design è un valore inscritto nel nostro Dna, a cominciare dalla nostra cabina di scansione The Gate: dalla forma futuribile che ricorda un uovo, simbolo di rinascita digitale.
L’Avatar stesso diventa uno strumento al servizio dei creativi, con la possibilità di prototipare oggetti e arredi sulle misure esatte del corpo umano. Per fare un esempio, possedendo un mio Avatar posso progettare, nel caso in cui lo desiderassi, una seduta esattamente sulle mie misure fisiche.
D. Quanto costa un Avatar?

R. La realizzazione di un Avatar Igoodi costa 69 euro. Per tutta la durata della Design Week e del Fuorisalone, cioè fino al 19/9, regaliamo quest’esperienza a tutti i visitatori dei nostri showroom di Milano e di Torino..
D. Non c’è un problema di privacy?
R. No perché noi offriamo il servizio di scansione, realizzazione e gestione dell’Avatar e la possibilità di utilizzarlo nell’ottica dei servi digitali. La proprietà dei dati è dell’utente, il quale può chiederne la cancellazione in qualsiasi momento.
D. Quali prevede saranno i prossimi step del mondo digitale?
R. Assisteremo al rapido sviluppo di una vera Avatar Economy, costituita da prodotti e servizi full digital agibili attraverso il proprio Alter Ego virtuale.
D. Ha regalato un Avatar allo zio Silvio?
R. Lo zio, da grande imprenditore qual è, segue da vicino e con interesse la nostra avventura. Quando la situazione attuale sarà normalizzata, sono sicuro che vorrà avere il suo Avatar.