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 2021  settembre 14 Martedì calendario

Intervista a Marcella Bella

«Sa che noi della giuria ci siamo amati a prima vista?». Ma guarda chi si rivede, Marcella Bella, proprio lei, «Cespuglio» come la chiamavano negli anni ’70, dalla voce così potente e sensuale da salutarti ancora con un buongiorno da far tremare il telefono. Con Claudio Amendola e Andrea Pucci giudicherà le performance di Star in the Star che parte giovedì 16 in prima serata su Canale 5. Riassunto del programma, prodotto con Banijay Italia: dieci concorrenti del mondo dello spettacolo «vestono i panni» di dieci superstar della canzone, da Michael Jackson a Mina, da Baglioni a Zucchero, da Madonna a Lady Gaga. E «vestono i panni» non è detto tanto per dire: i concorrenti saranno trasformati totalmente, dalla ricostruzione del volto per mezzo di artifici iper-realistici in silicone al platino, assumendo le stesse movenze e sfumature dell’artista che interpretano. In sostanza, irriconoscibili: «E difatti io non ne conosco neanche uno», dice lei. Comunque conduce Ilary Blasi: «Una che non se la tira», conferma Marcella Bella che all’esordio era solo Marcella «perché avevo paura che il Bella fosse considerato un apprezzamento e non un cognome». Pudori d’altri tempi.
Insomma parte un «programma con mistero».
«So che i concorrenti sono del mondo dello spettacolo, qualcuno più conosciuto, altri meno. Tutto qui».
L’unica donna in giuria.
«Amendola è molto empatico. E con Pucci si riderà, ovvio».
Come giurata come sarà? Tendenza Morgan (colto e concettoso) oppure Arisa (stravagante e competente)?
«Di sicuro darò giudizi molto leggeri, molto soft perché dopo il periodo che abbiamo trascorso e che stiamo ancora trascorrendo c’è bisogno di leggerezza».
Qualcuno ne ha troppa e finge che non ci siano divieti.
«Fatico a condannare i ragazzi che, sbagliando, vanno a ballare. Sono adolescenti, hanno perso un anno di vita e perderlo alla loro età è un danno inestimabile».
Lei si è vaccinata?
«Sono vaccinata e sono pro-vax, ci mancherebbe. Il vaccino è l’unico modo per battere questa malattia. Se i no-vax si rendessero conto di come si muore in ospedale con il Covid, da soli, senza vedere i propri cari. Impazzisco al solo pensiero».
Il suo brano preferito?
«Non ce n’è uno. Tutti pensano Montagne verdi, che è un successo ancora ora e lo cantano pure i bambini. Ma...».
Ma?
«Io domani mi mette ancora i brividi quando canto. E Nell’aria è stato il passaggio dalla Marcella ragazzina alla Marcella donna».
Testo di Mogol.
«Un testo molto sensuale, che io all’inizio non volevo cantare perché temevo si riconoscessero dei doppisensi. È stato Mogol a incoraggiarmi, a ragione».
La musica è di suo fratello Gianni Bella, colpito anni fa da una grave malattia.
«Gianni ha una grande dignità nella malattia, pensi che era lui a consolarmi nei primi tempi. Parla a fatica, ma le parolacce le dice tutte, com’è sto fatto? (sorride – ndr). In più canticchia... È talmente forte che quando è stato vaccinato, non ha avuto alcun problema, manco male al braccio».
Lui le ha scritto tante canzoni.
«Ma adesso ho iniziato a scriverle io. Per tanti anni mi sono sentita sotto la sua ala, ora provo a fare da sola».
Risultato?
«Mi sono chiesta come mai non lo avevo fatto prima».
Marcella Bella parla sempre chiaro.
«Talvolta troppo. Mi sono spesso trovata nei guai. Come quella volta in un programma tv quando dissi che una cantante di successo (non fa il nome – ndr) era stonata. Apriti cielo, mi hanno massacrata».
Anche le sue posizioni politiche hanno spesso fatto discutere.
«Sì ma preferisco non parlarne. Molti dicono che, se si rivela di essere di sinistra, si hanno agevolazioni. In ogni caso, non faccio politica».
Marcella, il prossimo anno compie quegli anni là, quelli perfetti per una celebrazione.
«I 70? Mi piacerebbe organizzare qualcosa di musicale nella mia Sicilia, io sono di Catania anche se adesso vivo a Milano».
Rai o Mediaset?
«Adesso non posso dirlo».
Quindi ci sarà un disco.
«Sicuramente. Ho otto inediti già pronti».
E Sanremo 50 anni dopo Montagne Verdi?
«Ci provo, ma so che è difficile. In ogni caso, ho un brano che incuriosisce con un testo molto particolare, mi piacerebbe che Amadeus lo ascoltasse».
L’ultimo Festival ha rilanciato Orietta Berti.
«Canta benissimo. E il brano Mille con Fedez e Achille Lauro è un vero tormentone. Lei è stata notata da loro e in questo è stata fortunata».
E se qualche giovanissimo cercasse Marcella Bella per un featuring?
«Non ho preclusioni di sicuro. Però devo fare la parte cantata eh»