Corriere della Sera, 17 agosto 2021
La migliore amica di Costantino della Gherardesca
La chiama «la strega dell’Engadina»: «Va lì in solitudine e si rinchiude in casa in stile Shining, isolata da tutti». E le rinfaccia ancora quel 12 agosto – il compleanno di lei – in cui ha infilato un Cartagena-Bogotà-Francoforte-Innsbruck per poi raggiungerla a Kitzbühel, in Austria, e farle gli auguri. (La versione di lei: «Sembrava stesse venendo a un funerale, era una tragedia, non faceva che lamentarsi della tristezza dei luoghi»). Non ha digerito i suoi due gatti: «Io sono pure allergico! E comunque le ho già spiegato che gli uomini eterosessuali non trovano sexy le gattare». (La versione di lei: «Adesso l’ultima storia della sua personale narrativa è che non trova un fidanzato per colpa mia, come se per osmosi assimilasse la presenza dei gatti e questo ostacolasse la sua vita sessuale...»). Non riesce a vincere la sua idiosincrasia per i Paesi caldi: «Il mio sogno è invecchiare insieme nel Kèrala, dove non fa tanto caldo, e comunque molto meno che a Milano d’estate, ma non mi crede». (La versione di lei: «Una volta mi ha chiamato dall’Africa ad agosto con indosso un golfino di lana millantando di stare bene, e invece voleva solo farmi morire. Ma io amo l’Islanda, la Norvegia, Sils Maria dove vado in vacanza e per lui è come dire: sparatemi. Non potremmo essere meno compatibili!»).
Caldo e freddo a parte, le schermaglie tra Costantino della Gherardesca e Alessia Glaviano, brand visual director per Vogue Italia e L’Uomo Vogue, nascondono un affetto profondo, cementato da anni di scambi sinceri, telefonate interminabili, confronti sulla vita, la politica, gli uomini, la moda o la dieta. Alessia di Costantino dice: «Costa è l’amico a cui voglio più bene in assoluto. Siamo entrambi abbastanza egoisti e freak. È la persona più libera di testa che io conosca, non ha preconcetti, ed è una cosa che amo tantissimo di lui».
E lei, Costantino, cosa pensa di Alessia, la sua migliore amica?
«È una persona straordinaria, professionista eccezionale, grandissima lavoratrice. Ha un caratteraccio, come me del resto: ci siamo ritrovati».
Alessia, parlando del vostro rapporto, ha detto: «Ci siamo riconosciuti, è stato un amore a prima vista». Racconti quando vi siete incontrati.
«Erano i tempi in cui scrivevo ancora di musica su svariate riviste, compresa Vogue Italia. Lei fin da subito è stata molto protettiva rispetto alle mie proposte: talvolta portavo contenuti un po’ underground, musicisti di culto californiano ancora poco conosciuti, insomma non scrivevo articoli su Madonna... E lei ha sempre assecondato la mia linea e l’ha difesa, anche se visto il ruolo avrebbe potuto benissimo buttarmi sotto un tram».
Il pregio più grande?
«La lealtà. E la sincerità. Anche a costo di dire cose spiacevoli. Questo mi ha fatto molto ricredere sulle apparenze: Alessia è molto dura, decisa, la classica donna in carriera, la numero 1 nel suo settore. Uno può pensare che sia falsa e cortese: ecco, no, lei è scortese e genuina».
Mai stata fin troppo schietta sulla sua vita privata?
«No. In passato ho avuto dei fidanzati anche discutibili, ma lei li ha accettati e accolti perché ha sempre pensato che la cosa più importante era che fossi felice».
L’ha presentata a sua madre?
«Certo. Una volta abbiamo trascorso il suo compleanno in Toscana, a casa di mia mamma: le avevo fatto trovare una torta a forma di macchina fotografica».
Che cosa vi regalate?
«In genere sono io che faccio i regali a lei, non ritorno mai da un viaggio senza portarle degli orecchini folcloristici, tutti pendenti».
Litigate?
«Quando lo facciamo, risolviamo immediatamente. Lei mi chiede di non essere aggressivo, ma ci tengo così tanto che mi arrabbio se qualcuno la prende in giro. Sono grande e grosso, alto uno e novanta, mentre lei è minuta: diciamo che sono molto protettivo, anche nel fisico».
Il viaggio più bello fatto insieme?
«Un weekend ad Atene che ci deluse molto, ma rimediammo mangiando bene e dormendo tanto. Alla fine tornammo a Milano soddisfatti e sereni».
Cosa gliela rende indispensabile?
«Ci sentiamo tutti i giorni, per me è un grandissimo appoggio. Posso contare su di lei sempre. Soprattutto, possiamo essere fragili l’uno con l’altra».