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 2021  agosto 07 Sabato calendario

Per premiare Del Giudice non è mai tardi

Se ce ne fosse bisogno, un ottimo motivo per riconciliarsi con i premi letterari ci viene offerto dal Campiello, la cui giuria ha deciso, sotto la presidenza di Walter Veltroni, di dare quest’anno il riconoscimento speciale allo scrittore Daniele Del Giudice. Il quale il 4 settembre non potrà andare all’Arsenale a ritirarlo e anzi non ne saprà mai nulla, essendo da molti anni in una clinica di Venezia, perso in chissà quali pensieri o non pensieri, per via della malattia degenerativa che distrugge sempre più le cellule cerebrali. Malattia che in genere viene associata alla vecchiaia e che invece ha assalito Del Giudice quando non era ancora cinquantenne. L’avrebbe meritato ben prima della malattia, quel premio, avendo scritto libri di grande valore, a cominciare da Lo stadio di Wimbledon, che uscì nel 1983 presso Einaudi con una quarta di copertina firmata da Italo Calvino, suo primo lettore, mentore e amico. Quel romanzo raccontava di un viaggio sulle tracce di Bobi Bazlen, il misterioso intellettuale triestino, traduttore e soprattutto scopritore di libri, consulente editoriale e fondatore di Adelphi, al quale Roberto Calasso ha dedicato uno dei due ultimi brevi memoir, apparsi la scorsa settimana. Nel 1997, per Mania, una bellissima raccolta di racconti, Del Giudice fu selezionato tra i cinque finalisti del Campiello, ma non riuscì a vincere. Vince oggi, e non è mai troppo tardi. Del resto, i libri di Del Giudice sono ancora presenti nelle librerie e vivi nel catalogo di Einaudi, ed è vero che questa è la sola cosa che conta per uno scrittore, anche quando non ambisce ad avere folle sterminate di lettori. Per un grande autore non è mai troppo tardi. E neanche per un premio, specie se si sottrae alla legge della visibilità e della presenza spettacolare per riconoscere invece il (semplice?) valore della letteratura. Di solito, in queste occasioni, arriva la gratitudine commossa dell’autore, questa volta deve bastare quella, sincera, dei suoi lettori ammirati e fedeli.