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 2021  agosto 07 Sabato calendario

La bollicina che ti aiuta a battere l’ansia

Mai giocato a far scoppiare le bollicine di plastica degli imballaggi? Un piacere elementare, ipnotico e rilassante, capace suo malgrado di creare dipendenza. Era solo una questione di tempo prima che a qualcuno venisse in mente di sfruttare in modo commerciale quell’irresistibile sensazione tattile e uditiva: et voilà, ecco il gioco dell’estate 2021, il Pop It: una tavoletta colorata di silicone composta di mezze pallette da schiacciare, creando quel suono scoppiettante che dà tanta soddisfazione. Nato per i bambini, ha presto contagiato gli adulti: anche perché, a differenza dell’imballaggio, il gioco non finisce mai, basta girare la tavoletta per ricominciare. Ovviamente l’aggeggio arriva in tutte le forme e colori possibili, cuore e mela e stella e l’irrinunciabile unicorno.
L’effetto è dirompente: su TikTok l’hashtag #PopIt ha ottenuto più di 2,5 miliardi di visualizzazioni. I negozi di giocattoli nel Regno Unito ne hanno acquistati milioni: «Abbiamo esaurito tutte le scorte – dicono in una catena di Giochi educativi -. E dire che sono nati per aiutare i bambini con disabilità, quelli che hanno ansia o difficoltà sensoriali». Già, perché i giochi «sensoriali» – sono chiamati così in quanto attivano uno o più dei nostri sensi, la vista, l’udito o il tatto – non sono certo una novità. Da anni gli psicologi usano oggetti per rilassare le persone durante le sessioni di terapia. L’idea di partenza è che quando proviamo una profonda emozione di angoscia o paura, giocherellare con qualcosa in mano può allentare la tensione o aiutare a gestire la rabbia. I giocattoli sensoriali aiutano anche l’attenzione, proprio come quando ci ritroviamo a rigirarci una penna tra le dita mentre cerchiamo di concentrarci. La novità è la diffusione virale del gioco, un po’ come era accaduto qualche estate fa con il «fidget spinner». Era il 2017 e la trottola multicolore, nata per sfogare l’eccesso di energia, focalizzando l’attenzione del giocatore nel farla girare vorticosamente, ci aveva preso francamente la mano, tanto da venir vietata nelle scuole perché distraeva gli allievi. Il vantaggio del Pop It sul fidget spinner è che è più silenzioso e discreto, insomma meno a rischio divieto.
Viene facile, a questo punto, fare il passo successivo e chiedersi che cosa mai un’intera società cerca di esorcizzare schiacciando bollicine di silicone e facendo girare trottole. Benvenuti nell’era dell’ansia, la sindrome di inizio millennio. Un moto perpetuo nervoso collettivo, moltiplicato dalla pandemia che stiamo attraversando, dai mesi chiusi in casa a compulsare dati sul virus, dalla riduzione drastica della vita reale. Alimentato in modo esponenziale dall’effetto dei social network con i loro continui, implacabili aggiornamenti e feedback: ha visto il messaggio ma non risponde. Menti febbrili come criceti nella ruota, senza un attimo di riposo dall’interazione virtuale. L’ansia, diceva Kierkegaard, deriva dalla troppa libertà di decisione e dal conseguente aumento di responsabilità personale. Beh, se la mettiamo così, la libertà val bene una palletta.