ItaliaOggi, 6 agosto 2021
Barbie ai tempi del Covid
Dopo Angela Merkel, Rosa Parks, Frida Kahlo, arriva la Barbie AstraZeneca. La bambola più famosa del mondo ha ora anche le fattezze di Sarah Gilbert, una degli scienziati a cui si deve il vaccino contro il Covid-19.
La nuova Barbie fa parte della serie limitata che da una decina di anni Mattel dedica alle donne più influenti del mondo. Con l’obiettivo di combattere gli stereotipi. La bambola ha preso così come modelli donne che sono diventate famose più per quello che hanno fatto che per la loro bellezza. Oltre alla vaccinologa, cinque nuove Barbie renderanno omaggio ad altrettante scienziate divenute eroine durante la pandemia: il medico australiano Kirby White, che ha ideato un camice riutilizzabile per il personale sanitario, due operatrici sanitarie americane, Amy O’Sullivan e Audrey Cruz, l’attivista canadese Chika Stacy Oriuwa e la ricercatrice brasiliana Jaqueline Goes de Jesus. Dal canto suo, Sarah Gilbert, docente di vaccinologia all’università di Oxford, ha trovato l’iniziativa «molto strana». La scienziata spera che i bambini che vedranno la «sua» Barbie «si renderanno conto di quanto le carriere scientifiche siano vitali per aiutare il mondo». «La nostra vuole essere una forma di riconoscimento ai tremendi sacrifici affrontati da coloro che lavorano in prima linea come eroi per contrastare la pandemia e le sfide che ne sono derivate», ha sottolineato da parte sua da oltreoceano Lisa McKnight, vicepresidente responsabile del settore bambole alla Mattel.
Dal lancio di Barbie, nel 1959, il gruppo americano ha venduto più di un miliardo delle sue bambole nel mondo.