ItaliaOggi, 6 agosto 2021
Periscopio
Tomaso Montanari è affetto da antirenzismo compulsivo: i due non si sopportano da quando studiavano nello stesso liceo a Firenze, poi ai tempi della Giunta Rossi l’antipatia divenne astio: il governatore aveva promesso a Montanari l’assessorato alla Cultura, ma Renzi mise il veto... può capitare... Luigi Mascheroni. il Giornale.
Il reddito di cittadinanza si rivela quasi inutile per l’occupazione ed è un aiuto a chi versa in povertà. Peccato che lo percepisca anche chi non dovrebbe ricorrere a un sussidio e ci sia invece chi non riesce ad ottenerlo avendone bisogno. Carlo Valentini. ItaliaOggi.
Oggi, i collegi elettorali sono come i salami, infarciti di tutto e di più, con parlamentari totalmente estranei alla popolazione locale. Sono detti paracadutati, perché caduti come dal cielo. Svanì così il legame tra cittadino e deputato che nel 90 per cento delle circoscrizioni funzionava una bellezza. Giancarlo Perna: “Il Ring - Cinquant’anni di risse tra i Poteri”. Guerini e Associati.
Era il 10 giugno del 1940 quando papà ci annunciò che era scoppiata la guerra. Ricordo che gli dissi: “Babbo ma finirà entro il mese, in tempo per il mio compleanno, vero?”. Mi rispose di sì. Ma poi ce ne dovemmo a. Trieste, Conegliano, Venezia. Papà ebbe degli scontri con la Xª MAS, rischiammo grosso. Rosellina Archinto (Roberta Scorranese). Corsera.
Il vero mezzo di espressione degli italiani per raccontare storie e penetrare personaggi non è la letteratura ma la pittura. In questo campo davvero noi e gli olandesi abbiamo un talento e un primato che attraversano il tempo e lo spazio. Aldo Cazzullo. Corsera.
Draghi sa benissimo che non può mettere sempre sugli attenti i suoi ministri. Non sarebbe né giusto, né democratico. Finora ha infatti mostrato notevoli capacità di mediazione, ma la grande novità è che a un certo punto dice basta, si decide. E’ stato nominato da Mattarella alla testa di un governo di unità nazionale con due obiettivi: sconfiggere la pandemia e portare avanti le riforme per avere i tanti miliardi del piano di rilancio. Sta mostrando capacità in entrambi i campi. E’ al tempo stesso gradualista e decisionista: si guardi all’obbligo vaccinale per gli insegnanti. Per decidere aspetta un piano epidemico e organizzativo più preciso. Ma quando il quadro sarà chiaro,deciderà: auspicabilmente con un voto un unanime.Auspicabilmente…Bruno Vespa. QN.
Quando ho sentito Conte dire che lui ha lavorato per il governo Draghi non sapevo se ridere o piangere. Andrà a finire che i sostenitori del Conte Ter eravamo solo io e Ciampolillo. Gli altri sono già diventati tutti per Draghi. Evidentemente le espressioni "o Conte o elezioni" che mi sembrava di leggere nei documenti Pd e Cinque Stelle erano allucinazioni. Matteo Renzi (Laura Cesaretti), il Giornale.
La maggioranza silenziosa continua a rappresentare il 60-70% del Paese. Certo, alle votazioni politiche, non essendoci un partito che li rappresenti, si dividono fra rassegnata astensione e centro sinistra e centro destra. Nella pandemia la maggioranza silenziosa ha pagato il prezzo più alto, per colpa degli incompetenti del Conte 2, è stata tenuta sotto scacco dai loro continui lockdown (al contempo, come Paese abbiamo consuntivato uno dei peggiori indici a livello mondo di morti per centomila abitanti). Pare che ora, disperata e delusa, la “maggioranza silenziosa” si stia innamorando di Mario Draghi. Riccardo Ruggeri. ItaliaOggi.
Adesso non si parla più dei 40 miliardi necessari per l’aumento dell’Iva e la legge di bilancio. L’Italia, che sembrava come la Grecia, diventa la nuova Svizzera. Ora che l’uomo nero non c’è più, si può arrivare a regime al 3% di rapporto Pil/deficit e magari anche oltre, come ha detto Von der Leyen, nel caso si facciano investimenti verdi. Roberto D’agostino. Dagospia.
Questa Milano a traffico dimezzato, a ritmo rallentato, a urla soffocate mi affascina, anche perché non l’ho mai vista. Quando lavori non conosci neanche i vicini, la pensione ha un effetto radicalizzante: ti cala nel quartiere. Quando mai un 30 luglio mi ha trovato a Milano? Di solito, ero già da molti giorni per mare, con ciurma di famiglia e, di tanto in tanto, qualche coppia di amici. Sulla rarità degli ospiti a bordo, mia moglie, disfattista, aveva una teoria malignazza: non venivano a causa del mio brutto carattere. Io che sono certo di avere un carattere dolcissimo, concludevo che non venivano perché sapevano di non starci bene: su una barca a vela di dodici metri l’ospite navigante deve essere un appassionato della bolina e del gran lasco sotto spi, un consigliere esperto, prudente e saggio nell’ora delle decisioni. Sennò è un pericolo pubblico: un problema in più che ti fa pentire di averlo invitato. Gianni de Felice, Italiaoggi.
Dopo l’Africa, arriva il Sud America. Ma Saint-Exupéry viene messo di nuovo dietro una scrivania, stavolta per dirigere la compagnia da Buenos Aires: tanti soldi, ma zero ore di volo. Si licenzia per noia e disperazione. Tenta coi raid aerei, i cui ricchissimi premi potrebbero almeno risolvere l’eterna penuria di soldi per uno che ha sempre vissuto al di sopra delle proprie possibilità. Quei 150mila franchi in palio per il raid Parigi-Saigon nel 1935 sarebbero proprio una mano santa: ma le sue speranze svaniscono quando si schianta nella prima tranche, nel deserto libico. Saint-Ex ancora una volta si trova da solo, di fianco a un rottame fumante, perso nell’infinito. Maurizio Pilotti, Libertà.
«Non ero sicuro di aver fatto un affare», dice Gherardo Guidi, patron della Capannina di Forte dei Marmi, battendosi una pacca sulla chiappa destra. «Scherza?», gli contesto. «Provi lei a imparare, da un giorno all’altro, a fare il baciamano!». Già, perché la Capannina era frequentata da gente con diversi cognomi. Gente d’etichetta: sbagliare non era concesso. «Un giorno mi capita qui Indro Montanelli. Racconta di quando con Guido, figlio di Franceschi, il fondatore, corrono alla spiaggia perché sta ammarando l’idrovolante di Italo Balbo. Va a riceverlo Nico, il cameriere, con una bevanda fresca per togliere l’arsura al trasvolatore. Il gerarca consegna una borsa gonfia di documenti a Guido e Indro perché la portino all’Albergo. Ai due non pare vero di avere per le mani una decapottabile con cui fare i ganzi sul lungomare. Venti chilometri e il motore s’ingolfa. Mezz’ora dopo scatta l’allarme a tutte le prefetture». I mascalzoni già si immaginavano al confino. Pierluigi Vercesi. Corsera.
Se nulla si crea e nulla si distrugge, se tutto è eterno e infinito, è possibile che sia eterno e infinito anch’io? Roberto Gervaso.