Racconti.
«Il bus è il Salone delle meraviglie 2.0 , vado nei paesini sperduti. Quando abbiamo finito di girare abbiamo pianto».
Detto con rispetto, in genere con lei in azione si sorride.
«Eh ma quando si chiude la porta di casa bisogna capire cosa c’è dietro. Dietro tanti sorrisi ci sono sofferenze, non è tutto oro.
Tante donne mi hanno raccontato storie allucinanti: tradite con le sorelle, vittime di mariti che bevono e diventano violenti. Tante si lasciano andare: "Già è un miracolo che sono viva". Come è possibile che nel 2021 si viva ancora questa preistoria?».
E cosa fa?
«Le incoraggio, le rendo più belle e più sicure; bisogna ritrovare l’autostima: è tutto».
Come nasce Federico fashion style?
«Ho 31 anni e non ho mai fatto una scuola di parrucchiere, da piccolo giocavo con i detersivi, li miscelavo… Facevo la messa in piega a mamma con gli stuzzicadenti».
Ma gira armato di forbici.
«Che c’entra, dopo ho fatto un corso, ma è nato tutto dalla passione».
Dagli stuzzicadenti alle extension, il passo non è breve.
«C’è tanto lavoro, amo ascoltare le donne. Mi dicono: "Vorrei essere così perché…", quindi parto dal risultato finale, voglio renderle felici. Si va dal parrucchiere per una nuova vita, per dare un taglio al passato, specie dopo la pandemia.
Qualcuna cerca nuove avventure.
C’è chi ha perso l’amore, siamo stati chiusi a casa, hai voglia a litigare».
Ma certe trasformazioni le decide lei?
«Parto sempre dalle richieste. Il mio prototipo di donna è bionda con le onde. Ma tante vengono da me, raccontano il loro privato ed è vero, faccio battutine e do consigli.
Il parrucchiere è un confidente no? Se mi dicono: "Mio marito si addormenta", rispondo: "Fatti rosa almeno ti nota". Se si gira nel letto qualcosa succede, no?».
Pettinava le star e ora la star è lei. C’è un Federico senza paillettes?
«Ah no, sono come mi vede. Non esco se non mi faccio il ciuffo e la lampada. Anche la tuta ha i ricami, sono così. Alle 6 di mattina se devo partire per Milano metto un cappotto di paillettes. Dico la verità, anche da piccolo ho sempre cercato di farmi personalizzare gli abiti. Alla mia sarta do gli swarovski e li faccio applicare magari su un giacchino preso da Zara. Ho un motto: "Ci si deve far notare"».
A chi si ispira?
«Mah, dicono che assomiglio a Prince, forse la mia bellezza è più araba» . (ride)
I suoi genitori che dicono?
«Sono i miei primi fan. Inizialmente mio padre non voleva che facessi il parrucchiere, lui guida il camion con le ruspe. Il mio contrario, è sempre sporco di terra. Mi ci vede con le paillettes sul camion?».
Oggi è un personaggio televisivo o un parrucchiere?
«Sono un parrucchiere che voleva raccontare il suo salone. Su Instagram avevo 170mila follower, ora ne ho un milione e centomila.
Alla gente è piaciuto quello che succede nel negozi, sono diventato un idolo per tanti ragazzi che ci vogliono provare».
Dicono che parteciperà a "Ballando con le stelle".
«Chi vivrà vedrà».
Come fa a fare i programmi e a curare le clienti?
«Mi piace controllare tutto, in salone mentre lavoro mi occupo dei casting».
Segue un copione?
«Per Il salone delle meraviglie vengono fatti dei casting per impostare la puntata e scegliere chi ha i capelli che permettono le trasformazioni. Non abbiamo un copione, giriamo le scene e tutto avviene in modo spontaneo».
Le clienti gelose sono vere?
«Certo. Erano le mie prime fan, quando non ero famoso. Stanno tutto il giorno a farsi i capelli, una roba allucinante. Ma ad Anzio che devono fa’? Si fanno sempre belle, da me si sentono a casa e mangiano il panino con la frittata».
Anche per sua figlia Sophie ha creato un mondo fatato, festa con le principesse Disney...
«Si mette il rossetto rosso, dice che lei è Valeria Marini. Con Valeria abbiamo un rapporto meraviglioso, è stata la mia stella portafortuna.
Una volta entrato nel suo mondo non puoi più fare a meno di lei. È una persona buona».
A chi vorrebbe rifare il look?
«A Jennifer Lopez, mi ispirerei al momento».
E tra le donne della politica?
«Non conosco la politica, conosco solo Giorgia Meloni. Sicuramente le toglierei il giallo dal biondo».
Le polemiche sui prezzi?
«Ancora con ‘sta storia, i miei servizi costano, c’è un listino prezzi. Ma la piega costa 15 euro. Se entri con i capelli corti neri e esci con una chioma bionda lunga, anche se vai da zia Peppina paghi».
Accetta tutti?
«Non c’è nessun caso impossibile, nulla è impossibile per me».