Anteprima, 16 luglio 2021
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Biografia di Mario Caraceni
Mario Caraceni (1926). Sarto. Membro della dinastia dei Caraceni, la cui sartoria ha sede in via Fatebenefratelli 16, a Milano. «Suo padre Augusto, nel 1946 si stacca dalla famiglia e apre la sua sartoria a Milano. Nel 1972, alla morte, Mario gli succede e “A. Caraceni” diventa l’intestazione: l’omaggio al genitore. Seguono oltre due decenni di intensa attività che rendono la “A. Caraceni” famosa a livello internazionale, riferimento per famiglie e imprenditori come gli Agnelli (Lapo ha ereditato ben 200 abiti del nonno), i Moratti e Marco Tronchetti Provera; nel libro degli ospiti illustri, i nomi di Eugenio Montale, gli stilisti Gianfranco Ferré Calvin Klein e Ralph Lauren, anche Mike Bongiorno. Tutti affascinati da uno stile unico. “La capacità di non tradire mai un’eleganza classica anche utilizzando tessuti o colori particolari. Unita alla portabilità di ogni capo, derivata dallo studiarne la foggia appropriata per ogni cliente”, spiega Franz Botré, direttore di Arbiter, la bibbia della sartorialità. E come “marchio di sartoria” l’ampiezza generosa dei rever delle giacche. Nel 1998 Mario Caraceni passa il testimone al genero Carlo Andreacchio, esperto tagliatore che ha sposato sua figlia Rita Maria; i loro due figli, Massimiliano e Valentina, dal 2004 seguono la tradizione di famiglia. “Aveva perso la voglia di vivere. Voleva raggiungere la moglie Rachele, scomparsa quattro anni fa, per poterle ancora cantare La vie en rose”, rivela il genero che gli ha promesso che lui e la sua famiglia non lasceranno mai la sede storica. Abnegazione e caparbietà erano i caratteri distintivi. “Pignolo, duro e severo con i nostri 35 sarti. Ma anche dalla profonda umanità nei momenti in cui c’era bisogno del suo aiuto” dice Andreacchio. Cavaliere della Repubblica, membro della Camera Europea dell’Alta Sartoria, accademico dell’Accademia dei sartori, Mario Caraceni al di là delle onorificenze è il simbolo di quella artigianalità da cui è poi germogliato il Made in Italy. L’abito di sartoria è la proiezione di chi lo indossa, deve essere in sintonia con il suo modo di essere, attraverso il massimo comfort. Il frutto di un rituale sempre identico. Da tramandare ai giovani per farne i nuovi custodi di questi segreti che hanno fatto la storia di un’eleganza e uno stile unici. Quelli italiani”» [Bauzano, CdS]. Aveva un tumore.