ItaliaOggi, 3 agosto 2021
Periscopio
Il Milanese Imbruttito (Germano Lanzoni) non dice “ciao” ma “uè”; il Milanese Imbruttito non ha amici ma contatti, non pranza, mangia un boccone al volo; scappa visto che è sempre in “frettissima”; non ha impegni, ha sbattimenti; non fa la spesa, fa un salto all’Esselunga. Renato Franco, Corsera.
Non sono fondamentale. Di fondamentale, nel governo, c’è solo Draghi. Giancarlo Giorgetti, Lega al Festival del cinema di Giffoni.
E’ giusto preoccuparsi delle auto che avvelenano l?ambiente e i nostri polmoni, ma a Berlino i verdi vorrebbero trasformare la metropoli in solo dieci anni in un idillio ottocentesco, dove ci si muoverà solo in monopattino o in bici. Roberto Giardina, ItaliaOggi.
L’allarme lanciato dai magistrati contro la riforma della giustizia è una posizione sindacale. Io ho rispetto per i magistrati. Ma fare in fretta non vuol dire difendere l’impunità. Antonio Tajani, vicepresidente FI, (Virginia Piccolillo), Corsera.
Il candidato del centrodestra per il Campidoglio, Enrico Michetti, ha abbandonato il primo confronto pubblico con gli altri candidati in corsa per la poltrona di sindaco di Roma. «La rissa non l’accetto, no», ha detto prima di andarsene. Gualtieri e Calenda avevano cominciato a litigare nel consueto stile dei talk show politici. Cesare Lanza. (Alle 5 della sera).
Marta Cartabia non è certo una donna vicina al centrodestra e Giorgio Lattanzi, presidente emerito della Consulta che le aveva affidato la stesura di una bozza di riforma, nei nove anni alla Corte costituzionale non si è certo speso in favore di Berlusconi. La proposta iniziale era un decoroso avvicinamento all’abbecedario del garantismo previsto dalla Costituzione. Permangono elementi di debolezza, come l’assenza di limiti nella durata del processo di primo grado e la semplice previsione di un possibile procedimento disciplinare al magistrato che non rispetti i tempi del procedimento nella fase delle indagini. Ma la caduta del totem del processo eterno previsto dalla riforma Bonafede è un risultato di indubbio valore. Bruno Vespa. QN.
In Italia, l’abolizione dei sussidi di Stato per i combustibili fossili per lottare contro la Co2 costerà oltre 23 miliardi di euro alle imprese e 12,5 miliardi alle famiglie. I più colpiti saranno i trasporti (11 miliardi), l’energia (10,6 miliardi) e l’agricoltura (meno di un miliardo), per un totale di 35,7 miliardi. Tino Oldani. ItaliaOggi.
E’ un momento triste questo, per me. Due minoranze di miei concittadini sono in lotta su tutto. Il Virus di Wuhan e il Vaccino hanno scatenato una reciproca corrente d’odio. Entrambi dicono di odiare l’odio, ma sono loro i primi a odiare l’altro, oltre che a odiarsi fra loro. Dissertano sulla libertà, usando parole alte e definitive, ma si riferiscono solo alla propria libertà, disconoscendo quella degli altri. Che bello sarebbe se ognuno di loro, di noi, tacesse per un giorno, si chiudesse nella sua stanza, accostasse le persiane, riflettesse sul futuro del Paese, resettasse l’egoismo, si aprisse alla collaborazione. Riccardo Ruggeri. ItaliaOggi.
Non sono il surrogato del confessore anche se lo pensava un mio zio che mi diceva : «Perché vuoi fare lo psicologo? C’è già pieno di preti». Ma io non do punizioni. E poi io non detengo una verità. Ignoro che cosa sia giusto e che cosa sia sbagliato in assoluto. Aiuto le persone a scoprire ciò che è buono o cattivo per loro. Luca Mazzucchelli, psicologo e psicoterapeuta. (Stefano Lorenzetto). Corriere della Sera.
Cossiga mi disse che contano gli equilibri internazionali. E che dobbiamo ricordarci di essere un Paese sconfitto della Seconda guerra mondiale. All’estero non si dimentica tanto in fretta. Invece la nostra stampa non sa guardare fuori dai confini. Alberto Arbasino suggeriva ironicamente di fare una gita oltre Chiasso. Magari potremmo riuscire a capire perché, nel giro di tre giorni, dal rischio di essere come la Grecia, improvvisamente siamo diventati la nuova Svizzera. Roberto D’Agostino. Dagospia.
Colpo su colpo, Sergio Mattarella e Mario Draghi, hanno chiarito che il semestre bianco non sarà un periodo di ricreazione per manovre su Palazzo Chigi. Prima il Capo dello Stato attraverso il quirinalista del Corriere della Sera, Marzio Breda, ha notificato che nel caso in cui una componente del governo (vedi il M5s sulla giustizia) si dissociasse, non ci sarà alcuna crisi di governo, ma si procederà alla sostituzione dei ministri dimissionari con un rimpasto. Subito dopo il Capo del Governo ha annunciato che sul testo di riforma predisposto dalla ministra Cartabia porrà il voto di fiducia. Ugo Finetti. il Sussidiario.net.
I 5Stelle sono un movimento che nasce aggressivo, e che rischia di morire proprio da quando ha messo giacca e cravatta, e ha trasformato in «sì» tutti i suoi «no» categorici e irrevocabili. Il movimento che nasce dal «vaffa», incitamento non proprio bonario, che si pose l’obiettivo di aprire il Parlamento come una scatola di sardine, che con il suo guru e fondatore non ha mai smesso di tenere alto il volume. Gabriele Canè. QN.
Lucio Dalla nella sua villa sull’isola San Domino (Tremiti) aveva messo uno specchio sulla terrazza della sua villa per consentire anche a chi mangiava con le spalle al mare, di vedere (sia pure solo riflessa) l’abbazia medioevale di San Nicola, sull’isola di fronte, dov’era anche il carcere e dove c’è un meraviglioso cimitero islamico. Aldo Cazzullo. Corsera.
Ci fermiamo in un punto della spiaggia di Forte dei Marmi e Gherardo Guidi, patron della Capannina, con il piede, disegna un cerchio: «Qui l’Oriana ha toccato per l’ultima volta il mare». Quell’estate la Fallaci era Viareggio, voleva assaggiare ancora le alici dello chef di Gherardo. Guidi fece chiudere il suo stabilimento e fece apparecchiare solo per lei. Oriana peluccò come un passerotto, poi disse: «Mi porti a toccare il mare?». «La presi sottobraccio, qui si tolse la scarpa e sfiorò l’acqua. Dico ai miei gabbiani di fare buona guardia a quest’angolo di paradiso». Pierluigi Vercesi. Corriere della Sera.
Corto Maltese è il marinaio avventuriero, l’anti-eroe nostalgico e disincantato: sono da poco rintoccati i 25 anni dalla morte del suo inventore, Hugo Pratt. Come sempre in letteratura, l’autore e la sua creatura sono legati in modo indissolubile: le biografie sono intrecciate, le ombre si accavallano. Maurizio Pilotti. Libertà.
Vorrei morire scrivendo, dopo aver messo il punto all’ultima frase. Roberto Gervaso, scrittore.