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 2021  luglio 30 Venerdì calendario

Periscopio

Il primo giorno che la chiamo, Natalia Aspesi mi dice: «Ma perché vuol parlare con me?». Il secondo giorno: «Ho in tutto, mi faccia controllare l’orologio, due minuti: le bastano?». Il terzo: «Ha ragione, ieri le avevo detto di chiamare alle diciotto, ma me ne sono dimenticata. Ora mi sto mettendo in ghingheri per uscire. Non se la prenda». Il quarto, finalmente, è quello buono: «Se mi annoia, però, chiudo: la avverto». Nicola Mirenzi. (Huffington Post).

L’embargo è ormai è una foglia di fico, Cuba può commerciare con qualsiasi altro paese al mondo. L’inefficienza del sistema economico cubano è l’economia privata che non esiste. Loris Zanatta, Storia dell’America Latina all’un. di Bologna (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Quando Letta è stato eletto segretario del Pd da lui ci si attendeva una personalità che contribuisse a stabilizzare il quadro politico svolgendo un ruolo di federatore, di mediazione unitaria. Al contrario, Letta ha voluto caratterizzarsi come “uomo di rottura” sia nella maggioranza di governo sia nel suo stesso partito. Ugo Finetti. il Sussidiario.net.
Non si può avere la siringa piena e la moglie drogata. L’Europa è come un club, un minimo di regole devi rispettarle. Altrimenti puoi solo uscire, come ha fatto la Gran Bretagna. Non puoi stare un po’ con la Russia, un po’ con l’America, un po’ con la Cina e fare la Via della seta. Le superpotenze non perdonano. Quando Putin ha incontrato a Roma Conte, Di Maio e Salvini chiedendo impegno contro le sanzioni gli è stato risposto di alleggerire la posizione sulla Crimea. Due giorni dopo è uscita la storia dell’hotel Metropol di Mosca e dei finanziamenti russi alla Lega. Roberto D’agostino. Dagospia.

Molto del degrado che viviamo nasce dall’aver gestito «per via giudiziaria» la transizione dalla Prima alla Seconda repubblica. Ma nel 2011 la situazione è ulteriormente degenerata con la scelta di Giorgio Napolitano di svuotare la dialettica politica nazionale grazie a un governo Monti durato ben un anno e mezzo, poi un esecutivo di «unità nazionale» accompagnato dall’esclusione dal Senato del capo del centrodestra Silvio Berlusconi e, infine, la premiership di un non parlamentare (Matteo Renzi) non passata attraverso alcun vaglio elettorale. È questa deriva ad aver prodotto, nel 2018, il 32 per cento di voti a un movimento di protesta incapace di articolare un programma minimamente razionale. Lodovico Festa. (Studi Cattolici).
La questione degli intellettuali legati al Pci finisce nella seconda metà degli anni Settanta, quando inizia il tramonto ideologico del Pci e del marxismo nelle forme che aveva assunto da noi con Gramsci. Sono anche gli anni in cui cominciano a imporsi le filosofie europee. Circolano con sempre più insistenza i nomi di Heidegger, Husserl, Derrida, Foucault. È una storia che arriva fino a noi ma che si è anch’essa esaurita. Michele Ciliberto, biografo di Giordano Bruno (Antonio Gnoli). La Repubblica.

La prima legge per la difesa dell?ambiente in Germania, anzi nel mondo, fu emanata nel 1935, in pieno periodo nazista, un anno prima delle Olimpiadi con la croce uncinata. Il testo si trova in rete ed è di una sorprendente attualità. Si scende nei dettagli, si ordina cosa e come si debba tutelare, dalla coltivazione all?allevamento del bestiame, senza dimenticare gli animali selvaggi, come evitarne l?estinzione, quando e come cacciarli, come tutelare il loro ambiente naturale. Si trascurano le fabbrice che pruducono armi. Roberto Giardina. ItaliaOggi.
Mi avvisò della morte di Giuseppe Lanza di Scalea sua figlia Giulia, per me un riconoscimento: sapeva quanto bene ci volevamo. Quando ho letto il messaggio, è stato l’unico momento in cui mi sono permessa di piangere. La morte di Giuseppe, dopo quella dei miei genitori, ha rappresentato la perdita della famiglia. Alba Parietti, animatrice tv (Elvira Serra). Corsera.

Questo è Lucio Fontana. E quello dietro è un disegno di Fausto Melotti. Poi ci sono i due magrittini, la mia passione. Quando ero giovane guadagnavo quarantamila lire al mese e sa che cosa ci compravo? Quadri. Oggi, ogni tanto, qualcuno dei miei figli viene qua e comincia a frignare: mamma, ma perché non mi dai questo, perché non mi dai quello? Manco per sogno, sono miei e finché campo me li voglio godere qui. Rosellina Archinto, editora, (Roberta Scorranese), Corsera.
È morto il segretario di redazione di Paese sera, Berto Del Bianco. Era ammalato di cuore ed è morto esattamente come si muore in questi casi: di sorpresa. Era un giovane macilento, logorato da preoccupazioni economiche e dal ritmo di vita del giornale. Dietro il feretro c’è una rappresentanza di redattori : c’è anche un onorevole e qualche importante personaggio del giornale e del partito; tutti avvolti dentro una compunta distrazione. Fanno un certo spicco quella economica cassa da morto, quel funerale religioso di terza classe e la sicurezza del passo di questi importanti intervenuti. La chiesa è incastrata nel complesso di due formicai edilizi: una chiesa anonima, costruita nello stile di un bar di periferia. Franco Monicelli: “Il tempo dei buoni amici”. Bompiani.

Quando Camilleri cominciò ad avere successo, in tanti si fecero avanti, talvolta con anticipi straordinari. Andrea consegnò qualche libro a Mondadori, ma mantenendo Sellerio come editore di riferimento: a noi continuò a dare i racconti di Montalbano e i romanzi storici. Praticamente il suo cuore. Antonio Sellerio, editore (Simonetta Fiori), la Repubblica.
Nello storico caffè Sprüngli di Zurigo, un chilo di pasticcini sopraffini costa un centinaio di euro. Ma non sono pasticcini qualunque: sembrano l’opera di un miniaturista rinascimentale, e appaiono talmente rilevanti dal punto di vista artistico che mangiarli rappresenta una sorta di azzardo. Proprio come le composizioni di frutta esotica servite ai facoltosi clienti nei tanti blasonati alberghi storici che in questa città abbondano e sono popolari nonostante le per notte. loro suite costino migliaia di euro. Nicola Lecca (Studi Cattolici).
Siamo sinceri. abbiamo ridotto il mondo a uno sfondo per i nostri selfie. Giuseppe Culicchia: “A Venezia con un piccione in testa”.
Mio padre, che pure fa l’ingegnere in una grossa ditta, è tutto l’ opposto di quei tipi che scendono con falsa disinvoltura da un’Alfa e ci mettono un’ora buona per vuotare un bicchiere d’aperitivo al banco di un bar importante. Umberto Simonetta: “Lo sbarbato”. Bompiani. 1961.
Chi non sa quel che vuole non otterrà nemmeno ciò che gli spetta. Roberto Gervaso, scrittore.