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 2021  luglio 26 Lunedì calendario

Jack e Jacqueline, una storia d’amore

L’anno scorso K. T. Robbins, 97 anni, aveva ritrovato la sua fidanzata francese del ’44, Jeannine, le aveva stretto il volto tra le mani e sussurrato: «Ti ho sempre amata». Il 20 luglio 2021 Jack Hamlin, 99 anni, è tornato in Francia, ha preso tra le sue mani quelle di una donna di 40 anni e le ha detto: «Tua nonna Jacqueline era una gran signora. Non l’ho mai dimenticata». Veterani di guerra e dell’amore, di storie sbocciate a metà e mai finite. L’ultima in ordine di tempo, è quella dell’ex guardiacosta della Marina americana Hamlin, di Springfield, Missouri, che dopo 77 anni ha incontrato a Bretteville- l’Orgueilleuse, Normandia, la famiglia della sua fidanzata francese. Hamlin, che compirà cento anni a ottobre, in tutto questo tempo aveva ricevuto molto dai suoi viaggi in Francia, per partecipare alle celebrazioni del D-Day. Aveva rivisto il mare davanti a Omaha Beach, incontrato la regina Elisabetta, ricevuto la Legion d’Onore, scattato foto con giovani sconosciute. Ma alla fine, mancava sempre una cosa, chiusa per un vita nel cassetto della sua scrivania: una foto in bianco e nero di una donna giovane, di nome Jacqueline, di cui il veterano non ricordava il cognome. Tre anni fa, dopo aver raccontato per l’ennesima volta la sua esperienza di addetto al recupero dei soldati feriti nello sbarco, aveva preso da parte una ragazza francese che si occupava del recupero della memoria, Alice Fernandez e le aveva mostrato la foto: «Mi piacerebbe ritrovarla».
C’erano un nome e due luoghi: Cherbourg, bassa Normandia, dove l’aveva conosciuta, e Courbevoie, nella regione di Parigi, dove era nata. Nient’altro. Alice si è data da fare, ha contattato il sindaco di Courbevoie. Sui registri municipali aveva trovato un nome che poteva essere una prima traccia: Jacqueline Mariette. Dopo tre anni di ricerche, è riuscita a rintracciare la figlia, Catherine Le Tirant, 72 anni, medico in pensione, che vive a Parigi. A febbraio l’ha chiamata e le ha raccontato di Hamlin. La donna è rimasta sorpresa e confusa. La madre, scomparsa nel 2005, non aveva mai raccontato della storia con un marinaio americano, ed era misterioso il fatto che fosse andata a Cherbourg. Ma tutto il resto tornava: la descrizione, il carattere, il suo modo di parlare, il sogno, realizzato, di diventare modella. E poi c’era quella foto. Il filo, 77 anni dopo, era stato riannodato. «Quando l’ho incontrato – racconta oggi alla giornalista di LePoint – è stato commovente. L’emozione di vedere quest’uomo di 99 anni guardare le foto di mia madre... ha accolto me e le mie due figlie come eroine, ma i veri eroi erano lui e i suoi compagni che ci avevano liberato dai nazisti».
Allo sbarco in Normandia, all’alba del 6 giugno ’44, avevano partecipato 156mila soldati, tra americani, canadesi e britannici. I morti erano stati più di 10mila. Quel giorno Hamlin aveva salvato una sessantina di feriti. In tutto erano stati circa 1500 i soldati soccorsi.
Sei mesi dopo, nel dicembre ’44, era arrivata Jacqueline. L’incontro, assieme a un’altra ragazza, l’aveva organizzata un compagno di Hamlin. Si frequentarono per sei mesi. Di più, da gentiluomo, Hamlin non dice. Una volta tornato negli Stati Uniti, non si videro più, epilogo comune a molti veterani, le cui storie si sono perse negli anni. Questa volta, grazie al lavoro di una ricercatrice, il finale è stato diverso.