Il Sole 24 Ore, 25 luglio 2021
Il Terzo valico rilancia la linea ferroviaria di Cavour
Il progetto ferroviario del Terzo valico, che tra il 2024 e il 2030 contribuirà a trasformare Genova e il suo porto in un centro logistico tra i più importanti d’Europa, rilancia una linea ferroviaria storica, per nulla secondaria: la Novara-Alessandria. Oltre a permettere al porto di Genova di movimentare milioni di tonnellate di merci in più e competere con i grandi porti del Nord Europa (Rotterdam, Amburgo, Anversa), il Terzo valico è una delle grandi opere che possono risultare decisive per la crescita e l’aggregazione delle imprese italiane. Per questa ragione la ferrovia Novara-Alessandria potrebbe diventare strategica per spingere l’export del Nord-Ovest verso i ricchi mercati del centro Europa. La linea può essere considerata a tutti gli effetti un corridoio merci. Ed è proprio questa vocazione che Rete ferroviaria italiana (Rfi, società del gruppo Fs) intende valorizzare in vista dell’attivazione del Terzo valico.
Secondo un’analisi pubblicata dal portale trasportoeuropa.it, l’opzione merci rappresenterà non una semplice alternativa per i traffici provenienti dal porto di Genova, ma forse l’itinerario più agevole rispetto alla Genova-Milano, interessata da un intenso servizio passeggeri. Dal futuro tunnel ferroviario del Terzo valico, attraverso Alessandria, si raggiungerà così Novara, porta verso il Sempione e il centro Europa. Dopo decenni, che l’hanno vista quasi nell’oblio, questa linea torna così a rivestire il ruolo delle origini, come ponte tra i porti liguri, il nord Italia e l’Europa, tra le primissime linee a essere aperte all’esercizio in Italia, nel 1854 (addirittura prima della Torino-Milano), a doppio binario, in anticipo sulle esigenze dell’epoca, ma già prefigurando il collegamento con i futuri valichi alpini, nella visione lungimirante di Cavour. Significativo è anche il fatto che la linea sia stata elettrificata nel 1960 con il contributo finanziario della Svizzera, a dimostrazione dell’interesse per questa relazione commerciale transfrontaliera. E ora si prepara a essere adeguata per i trasporti intermodali senza limiti di sagoma, in stretta relazione con il Terzo valico.
Il piano di Rfi
Per il rinnovamento della Novara-Alessandria, Rfi ha già previsto investimenti per oltre 50 milioni di euro. Spiegano fonti dell’azienda interpellate dal Sole 24 Ore: «La Novara-Alessandria è parte integrante del Corridoio Reno-Alpi, che collega i porti del Mare del Nord di Rotterdam e Anversa con il Mar Mediterraneo a Genova. Gli interventi sulla Novara-Alessandria consentiranno di adeguare la linea agli standard previsti a livello comunitario per tutti i Corridoi Ten-T e di potenziare il traffico merci su ferro. Tali interventi – prosegue Rfi – riguarderanno l’adeguamento della linea a modulo 750 metri, per consentire la circolazione di treni più lunghi e quindi con maggiore merce trasportata; il potenziamento infrastrutturale per agevolare il transito dei treni con peso assiale fino a 22,5 tonnellate e dei locomotori di ultima generazione. Inoltre, sempre per favorire lo sviluppo del traffico merci su ferro, la linea sarà adeguata alla sagoma limite per il transito di treni con carichi fino a quattro metri di altezza allo spigolo, la cosiddetta “autostrada viaggiante” e i semirimorchi». L’adeguamento della sagoma limite, chiarisce Rfi, interesserà la sola tratta Alessandria-Mortara, poiché tra Mortara e Novara gli interventi sono stati già realizzati.
A fari spenti, Rfi ha già avviato i lavori per l’adeguamento della galleria di Valenza, in provincia di Alessandria. Il tunnel, di 2.330 metri, è l’unico attraversamento in sotterraneo lungo la linea. L’investimento è di circa 37 milioni di euro. Prosegue Rfi: «Nonostante la complessità, gli interventi sono stati programmati in modo da non interferire con la circolazione ferroviaria, che sarà comunque garantita». Per circa 18 mesi, infatti, per consentire le lavorazioni, la circolazione avverrà su un solo binario. Per quanto riguarda l’adeguamento a modulo 750 metri, saranno realizzati nello specifico interventi negli impianti di Mortara e Valenza, così da permettere un aumento della lunghezza massima dei treni. L’investimento previsto nelle due stazioni è di 17 milioni.
I traffici dall’Oriente
Il Corridoio Reno-Alpi è il più importante asse europeo di collegamento da Nord a Sud su cui si muove il maggior volume di merci trasportate in Europa, attraversando i Paesi a maggior vocazione industriale (Paesi Bassi, Belgio, Germania, Svizzera e Italia). Tra le opere strategiche in Italia, spicca la maxi galleria del Terzo valico dei Giovi, il cui avanzamento è al 68% del totale. L’obiettivo è sviluppare il porto di Genova come hub di accesso al Corridoio Reno-Alpi, in modo da intercettare il traffico commerciale che dall’Estremo Oriente va all’Europa, consentendo di risparmiare circa 5 giorni di navigazione rispetto ai porti del Mare del Nord e garantendo così un vantaggio competitivo all’intero sistema portuale ligure.