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 2021  luglio 25 Domenica calendario

L’amaro destino di chi fa i Conte troppo presto

I Conte non tornano. È un’estate indecifrabile per entrambi: giocano a tennis, guardano l’Olimpiade alla tv, rilasciano vaghe interviste, aspettano un futuro che viaggia in ritardo e scoprono un’amara verità: il tuo posto nella storia lo decide l’esito del successore. Solo un anno fa i due Conte (Antonio e Giuseppe, in ordine alfabetico) sedevano al centro delle cose: a palazzo Chigi e sulla panchina della squadra che avrebbe vinto lo scudetto.
L’omonimia dei destini li ha portati lontano da tutto: in esilio, forzato o volontario. Se ne sono andati sulla cresta dell’onda, scoprendo in breve che la popolarità segue la corrente e ti lascia sulla battigia. S’aspettavano magari l’Europa, o il Real. Uno è ancora lì a cercare di intestarsi i Cinquestelle, che sarebbe come per l’altro essersi messo in testa di raddrizzare la Fiorentina. Potrebbe aver fatto un errore più grande. Fermarsi un giro consente agli altri tornati in pista (e sono tornati tutti: Allegri, Sarri, Spalletti, perfino Mourinho), di prendersi la scena e scacciare l’ombra da terra. Tutti lasciano un vuoto, in amore e nel calcio, ma che succede se chi viene dopo lo riempie di fiori?Scriveva Philip Roth: tutto quel che un maschio insegue nella sua caccia pseudosentimentale è un orgasmo migliore. Lo stesso vale per quel non troppo raffinato esemplare che è il tifoso.
Conte produce momenti di sfrenata esultanza, ma sottovaluta le capacità di quelli che verranno dopo di lui. Allegri alla Juventus, Mancini in Nazionale. Lui tre, l’altro cinque. Lui fino ai quarti, l’altro fino in fondo. E se Inzaghi desse la stessa soddisfazione all’Inter o addirittura le facesse fare un bel viaggio in Europa? Che cosa resterà dell’altro Conte se Draghi avrà la fortuna (poi la chiameranno merito) di essere l’uomo che annuncia il giorno senza vittime e l’arrivo dei fondi per la rinascita? La schizo-cronaca estiva è impietosa: li sottopone alla doccia scozzese dei voleri di Grillo, dello spogliatoio di Madrid, delle notizie fasulle che danno e tolgono corone in poche ore. Su Antonio Conte è uscito questo titolo nel web: “Torna in panchina, sorprendente indiscrezione su quale squadra allenerà”.
Seguito a breve, stessa fonte, da: “Incredibile Conte, salta il ritorno in panchina: chi è stato scelto al suo posto”. La destinazione presunta era la nazionale olandese, il preferito Van Gaal, ma chissà se davvero da Amsterdam hanno mai chiamato nel Salento. In un mondo dove i più s’incollano al posto, fa simpatia il Conte che se ne va sempre troppo presto, ma quello campione avrebbe dovuto difendere il titolo.