Il Sole 24 Ore, 23 luglio 2021
Casa Italia, la vetrina del made in Italy da 17 milioni di ricavi di Malagò
Alla Takanawa Manor House il presidente del Coni Giovanni Malagò ieri ha inaugurato con una soft opening «Casa Italia», media factory e vetrina del made in Italy da 17 milioni di ricavi.
Il presidente Malagò, alla vigilia della Cerimonia inaugurale, ha aperto alla stampa le porte del luogo (ideato nel suo format dal direttore marketing Diego Nepi Molineris), che ormai da molte edizioni dei Giochi rappresenta l’hub della spedizione tricolore, in cui si intersecano le avventure sportive con le bellezze e le ricchezze produttive del made in Italy. Per le Olimpiadi giapponesi, condizionate dalle restrizioni dell’emergenza sanitaria, la sede di Casa Italia è stata installata in un edificio liberty che richiama immediatamente il concetto di “Mirabilia” che contraddistingue l’attuale progetto di comunicazione, così come quello di “Horizontal” parlava dell’Italia a Rio nel 2016, e quello di “Prospectum” a PyeongChang nel 2018.
In quanto vetrina del made in Italy Casa Italia è sostenuta da 45 aziende, tra i partner dell’Italia Team (da Armani a Esselunga, da Coldiretti a Rio Mare), che hanno confermato al 100%, in un momento difficile, la loro presenza, garantendo 17 milioni di ricavi e un ebitda di circa 3 milioni. Gli official supplier di Casa Italia vanno da Edra ad Alcantara, da Bonotto a Bosa, da Slamp a Studio F, da Whitessence (Ethimo) a Glas Italia, da Moroso a Wall & DECò. Casa Italia può contare poi sull’appoggio dell’Official Supplier Italia Team, Technogym, Ferrari Trento 1902 e dell’Official Sponsor Coni e Italia Team, Samsung. Anche a Tokyo, ma appunto attorno al concetto di Mirabilia, di meraviglia, la macchina operativa e marketing del Coni ha sviluppato gli asset produttivi di Casa Italia per raccontare al mondo la contemporaneità del Belpaese. Casa Italia infatti portando avanti il percorso avviato nel 2016 non è più solo una hospitality house ma una vera Media Factory che produce contenuti in house da distribuire ai media, coniugando il “media” dello sport con i temi della svolta green, della sostenibilità, della robotica delle nano-tecnologie, dell’arte, del design e della cucina. Per questo sito web e piattaforme digitali diventano l’architrave tecnologica per armonizzare e valorizzare il racconto sportivo. Certo, a Tokyo, ci saranno più difficoltà. Gli atleti potranno passare solo quando avranno terminato le gare e saranno fuori dalla “bolla” e la possibilità di accedere alla sede non sarà più così semplice, ma il Coni e i suoi partner commerciali sono convinti di portare avanti l’iniziativa in modo adeguato, lanciando un ponte ideale verso Parigi, Los Angeles e Brisbane, ma soprattutto verso Milano-Cortina 2026.