ItaliaOggi, 23 luglio 2021
Periscopio
Quando Renzi, quindici giorni fa, ha postato «Che al posto di Arcuri, Bonafede, Costa, Boccia e Provenzano ci siano persone più capaci come Figliuolo, Cartabia, Cingolani, Gelmini e Carfagna mi sembra positivo», lo storico dell’arte Montanari voleva andare in esilio al Louvre. Luigi Mascheroni. il Giornale.
Dietro, nella società che li ha espressi e votati. i cinquestelle, c’è rimasto ben poco di loro e, forse, anche delle loro bandiere, come dimostra il vento cambiato sulla giustizia. Raffaele Marmo. QN.
Prevale la paura per nuovi lockdown a settembre, la gente è rimasta scottata da quanto accaduto la scorsa estate e anche le categorie economiche un tempo più refrattarie a restrizioni, come i ristoratori, ora preferiscono ingressi selezionati (green pass) piuttosto che dover fronteggiare nuove chiusure. Rado Fonda direttore di ricerca dell’Istituto Swg. (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Abbiamo ancora due milioni e mezzo di ultrasessantenni non vaccinati. Non si rendono conto di che cosa rischiano. Sette morti su 8 al San Martino di Genova erano non vaccinati e l’ottavo si è infettato il giorno in cui ha ricevuto la prima dose. Il professor Bassetti ha chiesto a un signore di 72 anni perché non avesse ascoltato gli appelli. Quello gli ha risposto con uno sguardo smarrito ed è morto. Bruno Vespa. QN.
Con i fiori nelle mani cerco esitante il campo 27 di Bruzzano nella periferia di Milano. Un’area del cimitero allinea ordinate tombe in marmo, di vecchia data. Ma il flusso dei visitatori converge verso destra, dove in una vasta area i defunti sono stati sepolti in terra, e non c’è c’ stato tempo per mettere una lapide. Una croce di legno e il nome, la foto, un fiore; per alcuni neanche quello – solo un numero, ed erbe selvatiche, che crescono fra i sassi. Centinaia di tombe così, in fila, scavate da poco, in emergenza Covid, tra febbraio e marzo 2021, e una grossa ruspa gialla ancora lì, accanto, immota. Guardo sbalordita: sembra un cimitero di guerra, o di paesi alluvionati, quando tanti muoiono, tutti assieme, e occorre seppellire in fretta. Marina Corradi, scrittrice, Avvenire.
È la filiera dei figli a spiegare al Capo dello Stato chi è questo sconosciuto avvocato, Giuseppe Conte, e a garantire per lui. Suo figlio, Bernardo Giorgio Mattarella, docente di diritto amministrativo alla Luiss, e il figlio di Napolitano, Giulio, professore della stessa materia a Roma Tre, con il suo socio, il potente avvocato Andrea Zoppini. Oltre che dal Vaticano e dai figli professori, Conte è spinto dal mondo forense con il suo coté massonico. Il suo maestro Guido Alpa, nello studio del quale ha iniziato la carriera, sta ovunque. All’università di Firenze, dove insegna, Conte conosce anche la Boschi. Roberto D’agostino. Dagospia.
Quando vedo la scena dei grillini entusiasti in buvette per il voto della Rossi (a lungo braccio destra di Berlusconi), non provo rabbia ma sincera ilarità. Penso però che per essere intellettualmente onesti, i Cinque Stelle dovrebbero organizzare una processione ad Arcore per scusarsi con Berlusconi di tutti gli epiteti rivoltigli in questi anni. Perché nel momento in cui celebrano il trasformismo di Maria Rosaria Rossi da complice del Cavaliere a salvatrice della patria stanno seppellendo non solo il grillismo. Ma anche e soprattutto ciò che rimaneva, se rimaneva, della loro dignità. Matteo Renzi: “Controcorrente” (Piemme).
Importante il contributo di Sergio Mattarella che, pur avendo compiuto diverse scelte, a mio avviso, del tutto sbagliate, ha sempre agito con una moralità cristallina che testimonia il più alto spirito del cattolicesimo nazionale, aiutando così, al di là di tutto, la società a reggere in una fase particolarmente travagliata. Si può quindi tornare a essere ottimisti? Sì, ma moderatamente e solo se si ha ben presente il punto a cui è arrivata la nostra crisi istituzionale. Lodovico Festa. (Studi Cattolici).
Nel mio ultimo libro sostengo che il «femminismo del progresso» è stato sostituito dal «femminismo del processo». Non siamo più nel processo penale, ma nel processo pubblico. Si pratica una giustizia di strada, si vieta alle persone di parlare, si grida all’odio dell’uomo bianco eterosessuale, ontologicamente predatore e stupratore in potenza. Ma quando gli stupri sono commessi dagli immigrati, come durante il capodanno di Colonia del 2016, regna il silenzio assoluto. Pascal Bruckner, filosofo francese (Mauro Zanon). Il Giornale.
Il dovere del riformismo è quello di fare le riforme, non di stare a Palazzo Chigi a prescindere, come direbbe Totò. Altrimenti esso indica un semplice recapito, un nome che tutt’al più richiama l’albero genealogico: racconta da dove si viene, non dove si vuole andare. Questo nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, diventa rassegnazione allo stato di cose esistente spacciata per realpolitik. Michele Magno. ItaliaOggi.
A vederli in foto sembrano contenti. Beppe Grillo veste una camicia a fiori aperta sul collo. Giuseppe Conte, per una volta, non è in giacca e cravatta, ma in t-shirt blu
scuro, molto stilé. Hanno appena finito di pranzare con della spigola. Il punto è che la presunta pace tra due che se le sono dette di ogni colore (più Grillo a Conte, in verità) e suonate di santa ragione (idem) è fragile, precaria, e difficilmente durerà. La diarchia, lo insegnano gli antichi romani, non porta mai bene. Ettore Maria Colombo. QN.
I preservativi prodotti dalla ditta tedesca Fromm erano, per i nazisti, un?invenzione ebrea, un prodotto immorale che minava la società tedesca, e sabotava l’ordine di Hitler di produrre figli maschi per l?esercito che avrebbe conquistato il mondo, ma era un?azienda che guadagnava milioni di marchi, e i nazisti la espropriarono. Roberto Giardina. ItaliaOggi.
In America, Brodsky non vuole parlare delle persecuzioni subìte nel suo Paese. «Nella mia vita ho sempre cercato di evitare il melodramma», dirà in un’intervista del 1991, confluita nel volume Conversazioni (Adelphi, 2015). «Mi hanno messo tre volte in galera e due volte in un ospedale psichiatrico, ma questo non ha influenzato minimamente la mia scrittura. Non c’è alcun nesso fra le due cose. Fa parte della mia biografia, ma la biografia non ha assolutamente nulla a che vedere con la letteratura, o molto poco». Iosif Brodskij (Sebastiano Grasso). Studi cattolici.
La volontà sposta le montagne finché ce la fa. Roberto Gervaso, scrittore.