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 2021  luglio 22 Giovedì calendario

Periscopio

Continuare a ripetere “Prima l’Italia” è oggi un refrain logorato Al Dipartimento di Stato Usa non hanno certo gradito l’apertura verso i vaccini russi e, ancora meno, l’aver insistito per il Copasir su Adolfo Urso, un galantuomo amato un po’ troppo a Teheran, anziché puntare su personalità come Tommaso Foti e Alessio Butti, ben visti peraltro anche da Salvini col quale, tuttavia, la disputa fratricida, oltre che dannosa, sta diventando anche un po’ ridicola. Luigi Bisignani. Il Tempo.
Tra gli acquisti del mercato di Palazzo Chigi, il colpo più a sorpresa è Maria Rosaria Rossi. Stretta collaboratrice di Silvio Berlusconi, veniva definita dalle colonne degli house organ grillini «la badante dello Psiconano», con una delle consuete oscene espressioni tipiche della violenza verbale a Cinque Stelle. E invece, adesso che serve per salvare il Governo, Maria Rosaria Rossi smette di essere ricordata anche come coimputata del Cavaliere nel processo Ruby e diventa una madre della patria, una nobildonna capace di una scelta di coraggio: abbandonare FI per salvare l’avvocato grillino. Matteo Renzi : “Controcorrente” (Piemme).
Nelle immagini che abbiamo ricevuto si vedono anche dei cubani che sono contro i loro connazionali rivoltosi. La spiegazione è che un regime organizzato in modo totalitario contro chi protesta, mette in campo non solo la polizia ufficiale e i servizi, ma anche le organizzazioni di massa in cui nei decenni ha inquadrato la popolazione: popolo contro popolo, in nome del sogno della rivoluzione. Così accade che il popolo arrabbiato bastoni chi si ribella. Il meccanismo finora ha funzionato, bisogna vedere fino a quando funzionerà. Loris Zanatta, docente di Storia dell’America Latina all’un. di Bologna. (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Il processo di destrutturazione del Pd non nasce oggi, ma negli anni ’70: il momento di rottura delle identità politiche tradizionali e anche della crisi del marxismo. La sinistra è sempre stata antitradizionalista, ma l’idea originaria era che, una volta distrutte le comunità tradizionali, se ne sarebbero ricostruite di nuove e migliori. Augusto Del Noce riconosce nel marxismo due movimenti: uno distruttivo che nega i valori tradizionali subordinandoli alle circostanze storiche, uno costruttivo che poi sulle macerie edifica la nuova società perfetta. Nel Suicidio della rivoluzione Del Noce ha spiegato magistralmente il fallimento necessario di questo doppio movimento. Giovanni Orsina, professore di Storia e direttore della School of Government alla Luiss (Paolo Bracalini), il Giornale.
Negli anni Cinquanta avevo scritto per la radio, le avventure di un personaggio chiamato Sua Eccellenza, che passava la vita a inaugurare ponti senza fiumi, fari marittimi in montagna e sciovie dove non nevica. Prometteva tutto a tutti: il becco ai becchini, la terra ai terroni, il ferro ai ferrovieri, il bianco agli imbianchini Era una satira un po’ scema e sostanzialmente inoffensiva e soprattutto generica. Ma alla terza puntata una cinquantina di personaggi politici credettero insieme di ravvisarvi un attacco biograficamente circonstanziato. Alla quinta, lo scketch fu sospeso: allora bastava poco. Ringraziai ancora una volta il cielo di avermi tenuto lontano da un mondo di simili imbecilli. Guglielmo Zucconi: “La paga del deputato”. Rusconi, 1978.
Come tanti colleghi, Saint-Ex affronta una bella dose di atterraggi di emergenza su piste di fortuna, di aerei distrutti e incendiati, di avarie che lo fanno schiantare in mezzo al deserto, di voli senza fortuna, di rotte perdute. Ma, alla fine, arriva sempre una carovana di berberi che ti salva, una stella che ti dice dove virare, una fila di luci a terra che ti conforta: anche per questa volta non sparirai nel nulla. Maurizio Pilotti, Libertà.
Convinto, da parte sua, d’aver scritto un’opera immortale, Boris Pasternak vuole naturalmente che tutti la leggano, e per questo ne fa battere a macchina, carta carbone aiutando, non si sa quante copie (comunque tante, tantissime, che poi distribuisce in giro a chi ne fa richiesta, russi che siano, o diavoli stranieri). Una di queste copie finisce nelle mani di Sergio D’Angelo, ai tempi corrispondente dell’Unità a Mosca e talent scout per le neonate edizioni Feltrinelli che la porta a Milano. Diego Gabutti, scrittore. (ItaliaOggi).
Al Festival della Letteratura di Mantova, duemila donne hanno rotto le transenne. Sono saltato giù dal palco come Ringo Star. Pure per questo non abito in centro: c’è troppa gente e io a uno che per vedermi al cinema con la famiglia spende 40 euro non so dire: «La foto no». Marco Giallini, attore (Candida Morvillo). Corsera.
Ho sognato che stavo finalmente bene. Che amaro risveglio! Roberto Gervaso.