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 2021  luglio 21 Mercoledì calendario

All’asta primo codice della storia del calcio

È stato trovato dentro una copertina rilegata a mano come fosse una sorta raccolta di ritagli di giornale e memorie dell’epoca vittoriana. Un fascicolo di 16 pagine, con note a margine: all’articolo 8 si legge che «tenere la palla, toccarla, e spingerla è assolutamente vietato». Datata 21 ottobre 1858 questa frase è considerata la prima espressione della cultura moderna del football che attrae spettatori. È il regolamento dello Sheffield football club, del 1859, considerato il primo codice del calcio moderno. È stato aggiudicato ieri da Sotheby’s per 56.700 sterline (oltre 65 mila euro).
Il regolamento dello Sheffield stabilisce le regole di base del gioco del calcio, anche se in maniera ancora incerta. Pur diverse da quelle attuali, le norme prevedevano già calci d’angolo e punizioni. A scriverle sono stati appunto i membri dello Sheffield, il primo club inglese di football. Ed è stato uno dei suoi migliori giocatori, William Baker, a redigere una dozzina di norme, regolamenti e leggi della prima squadra di calcio del Nord dell’Inghilterra. Qualche mese più tardi una versione stampata venne distribuita a tutti i suoi membri.

Di questo primo codice della storia del calcio oggi restano soltanto due copie: questa, valutata tra 60 mila e 80 mila euro, che è andata ieri all’asta da Sotheby’s a Londra, e un’altra che era custodita negli archivi del club di Sheffield che l’ha venduta, insieme alla propria raccolta di documenti storici, alle aste tenutesi nel 2011 incassando 881 mila sterline, oltre un milione di euro.
A leggere queste regole ottocentesche si può dire che il football inglese di 170 anni fa era più simile al rugby che al gioco di oggi. In effetti non si percepiva molto la differenza fra i due sport. Nonostante l’articolo 8 del codice del calcio, intercettare la palla con la mano era permesso se a tirare era stata la squadra avversaria. Inoltre, il testo non indicava la dimensione del campo di gioco, che non era definita, e neppure il numero di giocatori. L’arbitro non era previsto: a mettersi d’accordo, in caso di contestazioni, erano direttamente i capitani delle due squadre.
In Inghilterra i giochi con la palla erano regolarmente praticati fin dall’epoca medioevale, anche se la Grecia e la Cina rivendicano il primato nell’antichità. A metà del XIX secolo le università e le scuole private inglesi cominciarono a regolamentare il football. Nel 1848, l’università di Cambridge ne aveva scritto una prima versione, ma fuori dal mondo dell’accademia è stato lo Sheffield a codificare le norme. Qualche anno dopo, nel 1863, l’associazione inglese del calcio scriverà le proprie regole. Fino alla loro fusione, nel 1878, praticamente erano in vigore diversi regolamenti che venivano applicati in maniera parallela.