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 2021  luglio 18 Domenica calendario

L’Italia di Mancini batte anche Grisham

Quando era ragazzo John Grisham sognava di emulare la leggenda di Pistol Pete Maravich, il campione che negli anni Sessanta rivoluzionò il basket come i suoi coetanei contestatori cercarono di rivoluzionare la società. Mezzo secolo dopo lo scrittore rende omaggio con Il sogno di Sooley alla sua adolescenza raccontando la storia di un diciassettenne del Sudan vincitore di una borsa per studiare e giocare a pallacanestro in un college americano. Per lui è come passare dalla notte al giorno, dalla carestia al bengodi. Samuel Sooley non è un campionissimo. Alle notevoli doti fisiche (velocità e elevazione) non abbina eguale talento tecnico. Non si capisce bene perché sia stato scelto, forse hanno contato il suo sorriso e la sua gentilezza d’animo. Sooley comunque si mette d’impegno e fa gli straordinari negli allenamenti: «Mentre i magazzinieri pulivano lo spogliatoio, Sooley si nascose dentro un armadietto. Quando fece buio, rimasto solo, tornò in campo, riaccese la luce e cominciò a tirare. Dopo cinquecento tiri, spense la luce e tornò nello spogliatoio». Ma il suo destino sembra segnato: non diventerà un asso del basket. Succede di peggio alla sua famiglia travolta in patria dalla guerra civile infinita. Il padre e la sorella vengono uccisi, la madre e i fratelli iniziano l’odissea dei profughi. Cosa ne sarà di Samuel? Seguirà colpo di scena e controcolpo di scena. Mentre leggevo l’avventura di Sooley, la Nazionale di Mancini (l’inappuntabile risposta italiana a Winston Churchill) conquistava l’Europa calcistica scrivendo una bellissima storia di sport (dentro ci sono la vendetta, l’amicizia, l’allegria, la fede, la bellezza e sangue, sudore, lacrime ma, soprattutto, abbracci e sorrisi). So che non è giusto paragonare le due cose, ma la Mancineide ha prevalso sulla Grishameide. E viene il piccolo dubbio che nessuna storia di sport inventata potrà mai rivaleggiare con una storia di sport vera. Lo sport è già romanzo di suo. A Grisham la medaglia d’argento.