Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  luglio 18 Domenica calendario

Inondazioni causate dalla “depressione”

In Italia – Archiviato il quarto giugno più caldo dal 1800 nel Paese, la prima metà di luglio è trascorsa più fresca al Nord, con temperature mezzo grado sotto media e temporali. La depressione “Bernd”, causa delle inondazioni in Europa centrale, si è fatta sentire anche da noi specie martedì 13. Nubifragi da 200 mm in Val d’Ossola, dove il fiume Toce ha invaso la centrale idroelettrica di Verampio, e sulle prealpi vicentine con colate detritiche sulle strade. Molti danni per una tempesta di vento sul Garda e grandine da 6 cm di diametro a Torino e nel Mantovano, inoltre le imponenti grandinate hanno fracassato il muso di un Boeing 777 appena decollato da Malpensa e coperto con mezzo metro di ghiaccio le vie di Castellinaldo (Cuneo). Quasi indenne il Sud, dove la calura è proseguita (39,8 °C a Bari) attenuandosi solo da giovedì. Nel 2020 la cementificazione del territorio non è andata in lockdown, dice il nuovo rapporto Ispra sul consumo di suolo, proseguendo al ritmo di 2 metri quadrati al secondo (60 km2 nell’anno) e compromettendo servizi ecosistemici tra cui produzione agricola, assorbimento di carbonio e acqua piovana durante i nubifragi, e raffrescamento estivo da parte della vegetazione. Urge una legge per bloccare questo scempio.

Nel mondo – A scatenare le catastrofiche alluvioni tra Ovest della Germania, Belgio, Lussemburgo, Francia nordorientale e Olanda, tra le peggiori mai sofferte in queste zone, sono state piogge eccezionali fino a 209 mm in 9 ore mercoledì 14 (50 km a Ovest di Coblenza), quasi il triplo della media dell’intero mese di luglio, cadute su suoli già saturi per le precipitazioni delle settimane precedenti in Europa centro-occidentale (in Bretagna è l’estate più bagnata in oltre mezzo secolo). Almeno 162 morti tra Germania e Belgio e 1.300 dispersi, oltre alla distruzione di abitati e reti di comunicazione. Il fiume Ahr, affluente del Reno, è tra quelli che hanno provocato i disastri peggiori, in poche ore è salito di 5 metri sommergendo zone funestate anche nel giugno 1910, ma i climatologi ritengono che l’evento attuale sia stato amplificato dai cambiamenti climatici. Fiumi e laghi in piena anche in Svizzera, flash-flood pure a Londra, e ulteriori alluvioni in Kirghizistan e Uzbekistan (15 vittime), Turchia, Giappone e Colombia. Di nuovo caldo straordinario nell’Ovest americano (54,4 °C nella Death Valley, pari merito col record mondiale del 16 agosto 2020 nello stesso luogo, ma il dato è in fase di verifica), in Marocco (49,6 °C) e Finlandia (33,9 °C), alle prese con l’ondata di calore più lunga della sua storia. Molto freddo invece in Sudafrica, -10 °C in Namibia, a un soffio dal record storico nazionale. L’agenzia meteo americana Noaa segnala che giugno 2021 è stato il più caldo in Africa e Nordamerica, secondo in Europa e Asia, e quarto in un secolo e mezzo nel mondo (anomalia +0,88 °C) malgrado il gelo più intenso del solito in Antartide. La Commissione europea ha presentato dodici misure per ridurre le emissioni serra del 55% entro il 2030 rispetto al 1990: la strada è giusta ma l’ambizione non è ancora all’altezza degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Alcuni lettori contestano i dati che segnalo in questa rubrica, come i 41,7 °C di Siracusa citati domenica scorsa, attendibili e ufficialmente rilevati dal servizio agrometeorologico siciliano (Sias) in località Monasteri a 5 km dalla costa; non è un record, ma nell’insieme dell’isola il caldo dell’ultimo mese ha pochi eguali in passato. Chi nega la crisi climatica seminando dubbi e disinformazione scientifica per mantenere lo scellerato status quo dell’economia fossile ha gravi responsabilità verso le generazioni future. Sono i “Bugiardi del clima, titolo del libro della giornalista ambientale Stella Levantesi, appena uscito per Laterza.