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 2021  luglio 18 Domenica calendario

Il business dei francobolli

«Tanti cari saluti». Era questo l’incipit del messaggio scritto a mano (da soli o in compagnia) sulle cartoline dalle vacanze di un tempo. Facevano parte di un mondo in cui ancora non c’erano smartphone, messaggini né foto su WhatsApp, ma piuttosto era un’epoca in cui ci si prendeva del tempo per scegliere il «cartoncino» giusto in edicola, al bar o nei chioschi per turisti. Occorreva poi anche acquistare il francobollo e bisognava trovare il posto in cui «imbucare» e spedire la cartolina prima di aver scelto la frase adatta da inviare con i saluti. Erano tanti i passaggi di questa specie di «arte» perduta. Oggi sono tutti rimpiazzati da due clic sul nostro telefonino: il primo per scattare la foto e l’altro per inviarla a tantissime persone in un colpo solo, a costo zero.
Prima dello smartphone, tutto era molto più lento e spesso le cartoline arrivavano dopo la fine delle vacanze. Chi spediva il cartoncino molte volte rientrava prima a casa, soprattutto se era stato in Paesi esotici. L’attesa quindi era grande. Molti hanno ancora il cassetto dei ricordi pieno di questi frammenti della nostra memoria. Qualcuno durante queste vacanze si fermerà ancora a scegliere e a inviare la cartolina panoramica dei suoi ricordi estivi.
Non tutti sanno però che alcune di queste «stampe» del passato potrebbero nascondere un piccolo tesoro. Questi cartoncini sono infatti materia di raccolta e collezione di molti appassionati. Si torna molto indietro negli anni: le cartoline sono nate grazie all’utilizzo dei francobolli, introdotti in Inghilterra nel 1840. Tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo, grazie ai costi ridotti e alla rapidità nelle consegne, le cartoline postali si dimostrano uno strumento efficace per la comunicazione, per scopi sia commerciali, sia turistici (fotografie in bianco e nero e a colori).
Oggi ogni piccolo mercatino dell’antiquariato conta i suoi espositori di vecchie cartoline, alcune sono rarità d’epoca. In genere si tratta di cartoline panoramiche, quelle che raffigurano luoghi tipici o particolarità varie. E poi ci sono quelle filateliche che riproducono emissioni o manifestazioni da ricordare (con o senza francobollo e annullo).
Quanto valgono? Le quotazioni sono molto contenute, ma sicuramente sono più alte rispetto al prezzo iniziale. «Per quanto riguarda le cartoline filateliche, in generale sul mercato dei collezionisti si può arrivare a prezzi intorno all’euro o ai due euro – spiega Riccardo Taccaliti, collezionista ed esperto del settore -. Se invece si tratta di pezzi rari, allora il valore sale fino ai 10 euro per salire a picchi sopra i 100». È la cifra chiesta per cartoline rarissime con emissione molto ridotta. È il caso, per fare un esempio, della cartolina filatelica della speciale emissione «Canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina». Si tratta di un’emissione del 2002, con lamina d’argento che secondo le quotazioni del catalogo Unificato n. 4S1 vale oggi intorno ai 100 euro.
Per fare altri esempi, sempre di questi ultimi anni, la cartolina filatelica emissione «Universiadi invernali Tarvisio» dell’anno 2003 ha valori che si aggirano - sempre secondo Unificato - intorno ai dieci euro. Stessa cosa per la cartolina filatelica emissione «Piazze d’Italia, Piazza San Carlo di Torino» del 2016. Un analogo valore raggiunge anche la prima cartolina filatelica che è stata emessa nel 1999: «La donna nell’arte, Fanciulla Velca». Analoga è anche la valorizzazione delle cartoline paesaggistiche. «In questo settore a dominare è la passione per determinati luoghi e città – spiega l’esperto -. Sono quindi i ricordi di un tempo che acquistano valore e c’è chi ha collezioni da cinque, sei mila pezzi che sono tutte focalizzate su quello stesso soggetto». È chiaro che, chi ha questo tipo di innamoramento, poi è disposto a pagare qualcosa in più, specie se il pezzo desiderato offre qualche particolarità magari una particolare angolatura o un contesto storico di molti anni fa.
Che si tratti di cartoline panoramiche, illustrate o pubblicitarie, ad attirare è sempre la caratteristica che rende unico il pezzo. A volte creata apposta. Per esempio, andando a cercare i timbri apposti sui francobolli in città diverse per lo stesso soggetto.