ItaliaOggi, 17 luglio 2021
Periscopio
Il Pd, sul referendum, sta commettendo l`ennesimo errore politico come con le monetine a Craxi o la drammatica vicenda di Del Turco, che urlano vendetta, è il continuo adagiarsi sulla magistratura. Ci siamo accodati ai grillini. Sergio Staino, vignettista di sinistra. (Paolo Bracalini), il Giornale.
A chi oggi è avvezzo al posato ed ecclesiale Sergio Mattarella, Sandro Pertini apparirebbe una Wanda Osiris che scende le scale scortata dal suo Ego. Dovunque accadesse qualcosa, appariva lui. Giancarlo Perna: “Il Ring – Cinquant’anni di risse tra i Poteri””. Guerini e Associati.
Ho una laurea e un master in marketing e comunicazione aziendale. Ho lavorato come analista in H-Farm, la piattaforma digitale di Riccardo Donadon. Poi ho fatto il direttore marketing di Cybertec, che crea software per i processi produttivi nelle fabbriche. Massimiliano Fedriga presidente della Regione Friuli e delle Regioni italiane (Stefano Lorenzetto), l’Arena.
Quando Donnarumma ha parato l’ultimo rigore, è come se ci fossimo liberati di un peso. Ed è come se tutto un popolo abbia sentito di poter finalmente rialzare la testa. Altre volte avevamo riempito le piazze per festeggiare una vittoria della nostra Nazionale. Ma mai così, credo. Intanto per il lungo periodo di compressione che ha preceduto la festa. E poi per come è arrivata la vittoria. Per il modo. Per l’audacia. Gli azzurri hanno vinto in casa dei loro sfidanti, e questa casa è nientemeno che un tempio, anzi è il tempio: Wembley. Michele Brambilla. QN.
Con il governo Draghi l’Italia ha ritrovato una rotta. Gli uomini di Bankitalia al posto del pasticcione Roberto Gualtieri, il generale Francesco Figliuolo invece del maghetto dei banchi a rotelle, dei tendoni Primula e delle mascherine cinesi, hanno in larga misura riparato i guasti (Astra Zeneca e Roberto Speranza permettendo) che stava combinando il governo Conte-Casalino sul piano vaccini e sulla preparazione del progetto italiano per il Recovery fund. Ludovica Festa. (Studi Cattolici).
La sinistra sta zitta sulla rivolta a Cuba perchè c’è tanta cattiva coscienza e molta ipocrisia. Cuba, per la sinistra, è sempre stata un simbolo, negli anni sempre meno difendibile, per cui hanno preferito non parlarne piuttosto che parlarne male. Ma resta il simbolo universale della lotta contro il liberalismo e il capitalismo. La sinistra avrebbe dovuto riflettere di più e più a lungo su quanto accaduto in Urss e nell’Est Europa, avrebbe dovuto capire che quel mondo produce solo povertà e ingiustizia. Cuba è anche figlia loro. Così come il Venezuela. Un paese così tanto celebrato che fa strame della vita umana, che tortura, dove l’essere umano non vale niente. Loris Zanatta, docente di Storia dell’America Latina all’università di Bologna. (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Con Berlusconi abbiamo condiviso molto meno di quello che si dice. C`era il patto del Nazareno, vero, ma poi è saltato per responsabilità che attribuisco a lui in via esclusiva. Poi, nel merito abbiamo dialogato spesso, ma FI non ha mai votato la fiducia al mio Governo, fiducia che invece ha votato a Monti, Letta, Gentiloni, Draghi. Però, quando si parla di mamme, Berlusconi ha un tratto di umanità profondo e raro da ritrovare. È simpatico, nel senso greco del termine: sa soffrire insieme. Nella telefonata di pochi minuti che mi ha fatto nelle ore successive all`arresto ho avvertito un tratto di verità nella sua condivisione che molti colleghi di partito non mi hanno concesso per una vita intera. Matteo Renzi : “Controcorrente” (Piemme).
18 giugno. Al Cercle d’Economia di Barcellona il premier Mario Draghi, 73 anni, riceve un premio “Per la costruzione europea”. Subito dopo, partecipa all’incontro bilaterale Spagna-Italia con il collega Pedro Sanchez, 49 anni, che dice in conferenza stampa: «Per me è un immenso piacere poter condividere questa platea con un maestro come Mario. Quando parla al Consiglio europeo, tutti stiamo in silenzio e ascoltiamo. E non è una cosa che succede spesso». Infatti: mai sentito elogiare così un politico italiano. Massimo Donelli. QN.
Chiariamo subito: la satira non ha niente a che fare con comici della trasgressione consentita, battutisti di regime, rivoluzionari con la pensione, indignati un tanto al chilo d’oro, moralisti della domenica, eterni perseguitati da nessuno, giullari fedeli alla linea, censurati immaginari, contestatori del libero mercato con il codice a barre stampato in fronte, fustigatori di indifesi o indifendibili, insomma con quella gente che racconta mediocri barzellette a senso (politico) unico sui canali televisivi nazionali o peggio ancora si esibisce in patetiche imitazioni, il grado più degradante della comicità. Alessandro Gnocchi, il Giornale.
Guai se Conte dovesse illudersi di potersi portare dietro i consensi potenziali dei grillini in un partito suo. Non funzionerebbe, il leader tira se ha alle spalle un movimento già sedimentato, come ha fatto Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia, ma partire da zero puntando al carisma del capo non paga. Basta vedere come è finita Italia viva con Matteo Renzi. Paolo Natale consulente dell’Istituto sondaggi Ipsos (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Il comizio non si svolge nemmeno su una piazza, ma su un marciapiede, senza palco, con un microfono a stelo, nella curva della strada, in salita deve aver saputo che sono stato tra i “cento intellettuali cattolici” che hanno votato no al referendum abrogativo del divorzio. Il parroco che naturalmente sono andato ad ossequiare, ha tagliato corto e mi ha detto che debbo finire entro le undici e trenta perché poi c’è la messa con la prima comunione. Mi è parso piuttosto brusco Guglielmo Zucconi: “La paga del deputato”. Rusconi, 1978.
Feci svenire Alain Delon. Dovevamo partecipare entrambi ad Amici. Lui era risentito perché avevo avuto liaison con il suo avvocato. Delon non era mai stato l’oggetto dei miei desideri perché era troppo bello, troppo perfetto. Comunque, a distanza di tanto tempo, ci incontrammo di nuovo e io fui affettuosissima, come se non fosse successo niente. Lui andò in crisi e si sentì male. Racconta che l’ho fatto svenire. Alba Parietti, animatrice tv (Elvira Serra). Corriere della Sera.
La scialuppa di salvataggio di un matrimonio è l’adulterio. Roberto Gervaso, scrittore.