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 2021  luglio 14 Mercoledì calendario

Lo scooter tedesco con la capote

È meraviglioso come la disperazione e la miseria stimolino la creatività. Sebbene la prima metà degli anni Cinquanta non fosse un periodo facilissimo per la Germania (allora occidentale) da poco uscita dalla guerra, l’industria cominciava a girare. Chiamarlo boom è eccessivo, ma esisteva per esempio un mercato nascente per gli scooter: l’unico mezzo popolare che un paese ancora economicamente stremato poteva permettersi. Poi, cominciò a piovere, in pratica senza mai smettere per un paio d’anni interi.
Così nessuno volle più uno scooter, mandando in rovina i produttori. Tra questi c’era l’ingegnere tedesco, Gustav Kroboth, che dal 1949 si era messo, inizialmente con un certo successo, a fabbricare proprio quei mezzi, i roller, scooter in tedesco, che nessuno voleva comprare. Il veicolo che appare nell’immagine, il Kroboth Allwetterroller, dove allwetter significa più o meno «buono per tutte le condizioni climatiche», doveva essere la soluzione a tutti i suoi numerosi problemi. È entrato in produzione nel 1954. L’Allwetterroller era un due posti con un telaio a triciclo. Con una cilindrata da 175 cc (motore monocilindrico a due tempi, raffreddato ad aria), era in grado in teoria di mantenere una velocità di crociera di 75/80 km/h. L’avviamento elettrico e il riscaldamento erano disponibili come optional. Poi, nel caso in cui fosse tornato il sole, abbassando la capote il mezzo poteva diventare una sorta «minicabrio»!
Il disegno, accattivante, ha vinto diversi premi. Dell’Allwetterroller, entrato in produzione nel 1954, sono stati venduti circa 50 esemplari prima che la Fahrzeug und Maschinenbau GmbH Gustav Kroboth fallisse nel 1955. Sessantasei anni dopo, i rarissimi esemplari rimasti passano di mano a prezzi che partono dai centomila mila dollari (84.400 euro).