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 2021  luglio 14 Mercoledì calendario

Periscopio

Superlega? Anche un vertice del pallone può finire nel pallone. Dino Basili. Studi cattolici.

Il sindaco non lo so fare e non ho nemmeno voglia. Figurarsi il vicesindaco, che poi ti tocca pure lavorare all’ombra. Vittorio Feltri (Stefano Landi). Corsera.

E’ un fatto notorio che certe redazioni sono la buca delle lettere delle veline degli inquirenti. Matteo Renzi. “Controcorrente”. Piemme editore.

Purtroppo un partito come il Pd che dovrebbe essere il primo dei garantisti si è lasciato sedurre dal populismo grillino, ha seguito la pancia degli elettori invece di guidarli, come hanno fatto i nostri fondatori socialisti alla fine dell`800. La priorità in ogni paese per loro era costruire la scuola, non appoggiarsi alle forze momentaneamente favorevoli a noi, come è sembrata essere la magistratura. Non è quello che ci hanno insegnato i nostri padri socialisti. Sergio Staino, vignettista di sinistra. (Paolo Bracalini), il Giornale.

In Italia le moschee abusive sono oltre un migliaio, adattate in luoghi autorizzati per altre funzioni civili. I finanziamenti provengono da organizzazioni benefiche straniere (investimenti di qualche milione di euro), con l’intento di raddoppiare i luoghi di culto. Mario Arpino. QN.

François-Xavier Bellamy sta viaggiando in treno, verso casa. È un venerdì di luglio e il ritorno a Parigi sembra rassicurarlo. Le elezioni regionali per i gollisti di Les Republicains sono andate bene. Macron stenta e Marine Le Pen fa perfino peggio. Qualcosa in Francia sta cambiando. Bellamy ha trentasei anni e non si considera affatto troppo giovane. È il punto di riferimento di una destra che forse è ancora tutta da inventare. Non si vede sovranista o populista. Non accetta neppure l`etichetta di conservatore. «Siamo prigionieri di discorsi freddi, troppo razionali, l’uomo ha bisogno di idee, orizzonti». Vittorio Macioce. il Giornale.

Parve che Guglielmo Giannini,fondatore dell’Uomo Qualunque, approdato dall’ateismo al cattolicesimo, potesse formare un partito che ambisse alla funzione che ben presto un pugno di avveduti politici, da Pio XII ad Alcide De Gasperi, assegnarono alla Dc, la quale seppe tenersi il ruolo di antemurale del Pci (la diga) fino al 1993, quando da decenni erano defunti Giannini, il qualunquismo come identità culturale, il Fronte dell’Uq. Marco Bertoncini. ItaliaOggi.

Finché dominò la Dc, le querele per diffamazione erano pressoché ignote. Bastava un pugno e amici come prima. Ai giornali venivano così risparmiate cause milionarie che, dilagate invece con la Seconda Repubblica, hanno messo in ginocchio fior di testate. Chi l’ha vissuto non può che rimpiangere quel periodo cavalleresco. Giancarlo Perna: “Il Ring - Cinquant’anni di risse tra i Poteri”. Guerini e Associati.

Tutto cominciò quando Lilli Gruber provò a convincere gli italiani che, oltre a quella di Beppe Severgnini e Rula Jebreal, l’opinione di Tomaso Montanari, storico dell`arte televisivo, fosse meritevole di essere ascoltata. Il talk show, del resto, è soltanto la declinazione più spettacolare delle mostre, dal latino monstrare, derivazione di monstrum: con senso di biasimo, riferito a cose che sarebbe conveniente tenere nascoste. Luigi Mascheroni. il Giornale.

Sto lavorando su Cleopatra, con cui chiudo la trilogia: Spartaco, Ponzio Pilato e la Regina d’Egitto, appunto. Cleopatra rappresentò, insieme ad Antonio, il tentativo di orientalizzare l’impero romano. Ma Augusto scelse l’Occidente. È buffo come oggi ci si trovi ancora una volta davanti al grande bivio. Aldo Schiavone, storico. (Antonio Gnoli), la Repubblica.

A Varano dè Melegari (Parma) Giampaolo Dallara, un passato alla Ferrari e padre della Miura-Lamborghini, a 84 anni continua a costruire nella sua officina auto da competizione («Enzo Ferrari aveva voluto nella sala riunioni vetrinette con componenti delle vetture rotti: il braccio di una sospensione, un pistone, una valvola. Erano gli sbagli fatti. Il principio era: l’hai fatto una volta, cerca di capire perché e non rifarlo mai più. Una grande lezione»). Carlo Valentini. ItaliaOggi.

L’Italia intanto è già passata dal boom all’autunno caldo: la festa - per quanto lugubre - è già finita e c’è da pagare il conto. Bianciardi scappa da Milano a Rapallo (cosa tipica da milanese quel fuggire a cercare aria pulita in Liguria) e galleggerà per un po’ su un mare di grappa gialla e risentimento in quel cronicario. Nel 1970 torna a Milano, ma resta solo: Maria stavolta se ne va davvero: ha resistito alla povertà, ai tradimenti e alle botte. Non può resistere a quel suicidio a rate. In effetti Bianciardi ci metterà un po’ troppo a finire il lavoro in quel lussuoso appartamento (il più elegante dopo tante topaie abitate a Milano) dove l’unico arredamento sono le bottiglie svuotate e un letto sfatto. Ma alla fine arriverà dove voleva arrivare. E al suo funerale, come sperava, ci saranno solo quattro persone. Luciano Bianciardi, scrittore. (Maurizio Pilotti). Libertà.

Da 14 anni Katia abita a Bardolino, in un elegante edificio di tre piani, tre ingressi, terrazzi, patio, piscina e parco, dove lei occupa solo uno dei sette appartamenti, 120 metri quadrati al pianterreno. «Ma se te fasso l’elenco dei posti dove gò vissù, perdo el conto, mariavergine! Rovigo, Milano, Venezia, Spoleto, Roma, Dossobuono, Bardolino. Credo che morirò qua, sul Garda. Pensa che nella mia vecchia casa di Spoleto hanno già murato una lapide: “Qui abitò Katia Ricciarelli, cantante lirica” eccetera. Come se fusse morta! Ma si può fare? Vabbè che mi hanno anche intitolato un tratto del Lungomare delle Stelle a Jesolo, al pari di Alberto Sordi, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Carla Fracci e Mike Bongiorno». Katia Ricciarelli, soprano (Stefano Lorenzetto), l’Arena.

«Divento l’ospite per eccellenza. Penso di aver inventato il mestiere di opinionista, con Vittorio Sgarbi. Faccio la tuttologa. Ma io non improvviso mai, mi preparo. Come quando Boutros-Ghali, ai tempi segretario generale dell’Onu, aveva chiesto di essere intervistato da me per uno speciale Tg1 e una importante giornalista tv disse: «Beh, allora perché non lo fate intervistare dalla mia portinaia?». E invece scomodai economisti, politici, lavorai per una settimana con i miei autori. Arrivai super preparata. Alba Parietti, (Elvira Serra). Corsera.

La passione sta all’amore romantico come un vulcano in eruzione sta a un giardino delle Esperidi, tutto fragranza e quiete. Roberto Gervaso.