la Repubblica, 11 luglio 2021
Le lettere di Calvino
Pubblichiamo due cartoline e una lettera inedite scritte da Italo Calvino al padre Mario, in mostra nella Sala Calvino della Biblioteca Nazionale di Roma. La prima cartolina porta la data del 4 luglio del 1943, ventuno giorni prima la caduta di Mussolini: Calvino è allievo ufficiale presso il campo della milizia universitaria di Mercatale di Vernio (Firenze). Qui lo raggiunge la notizia dell’incarico a Pietro Badoglio di formare il nuovo governo. Il 9 agosto farà ritorno a Sanremo.
La seconda cartolina risale al 30 giugno del 1946: Calvino vive a Torino, dove collabora all’Unità, con la sua rubrica “Gente nel tempo”. Sempre da Torino, il 12 settembre del 1947, scrive ai genitori sul suo primo romanzo, Il giardino dei nidi di ragno, pubblicato da Einaudi. Ambientato nel periodo della Resistenza, il romanzo raccoglieva riflessioni maturate nella sua esperienza da partigiano, decisiva per la formazione umana e politica.
Tragico rancio
(Cartolina postale autografa a Mario Calvino, “Dal Campo 4-7-43").
Carissimi, ieri non si è fatto gran che. Ieri è passato tra la distribuzione della roba (ci hanno dato la divisa di fatica di tela, due coperte, borraccia e gavette) e la sistemazione del campo che si va pian piano organizzando. Oggi è domenica: al mattino messa e al pomeriggio riposo. Domattina si comincia a sgobbare: sveglia alle 4, dieci chilometri di marcia per raggiungere i pezzi e tiri. Ma il tragico è il rancio. Mezza gavetta di riso o di pasta e basta oppure mezza gavetta di brodo liscio e un pezzetto di carne lessa. E dire che avrei potuto portare tanta roba da casa perché il sacco che ci han dato è assai grande.
(Roma, BNC, Raccolta Pieraccini)
Soldi per un vestito
(Cartolina postale autografa a Mario Calvino).
Carissimi, è più di una settimana che non ricevo da voi. Come va? Forse avrete dato una lettera a quel mio amico Trucco che non ho ancora visto e che non ho avuto il tempo di andare a cercare. A ogni modo scrivetemi. Qui caldo. Sto raggranellando un po’ di migliaia di lire per comprarmi un vestito estivo. Vi mando l’Unità di oggi con la mia rubrichetta “Gente nel tempo”.
Li ho mandati al diavolo
(Cartolina postale autografa a Mario Calvino, 12-12-47) Carissimi, contento che babbo stia benino e grandi auguri.
Io non so ancora quando potrò venire e attendo un momento di buonumore del padrone per chiederglielo. Spero di poter stare con voi da Natale a Capodanno.
La storia di Roma non è un progetto, è solo una vaga possibilità. Certo che penserò bene prima di lasciare il certo per l’incerto.
Già due case cinematografiche hanno chiesto di trattare per una riduzione cinematografica del mio libro. Per ora li ho mandati al diavolo.
L’altro ieri sera mi hanno recensito per radio, credo da Milano, ma non l’ho sentita né ho avuto ancora il testo.
Italo Calvino (1923-1985)