Il Sole 24 Ore, 10 luglio 2021
Zeng Yuqun ora è più ricco di Jack Ma
«Non festeggiate il Capodanno cinese, se rimanete in fabbrica vi pago il doppio». Così promise a gennaio Zeng Yuqun, fondatore di CATL, azienda leader delle batterie per auto elettriche nonchè partner storico di Elon Musk e fornitore di BMW, Volkswagen, Geely.
Soldi ben spesi. Grazie a quel bonus gli operai, nonostante la pandemìa, continuarono a lavorare stando al riparo dal coronavirus, e la catena di montaggio del quartier generale del Fujian – in vetro e acciaio, a forma di batteria, chi poteva dubitarne? – non si fermò.
La strada verso il successo di Zeng Yuqun, 52 anni, di umili origini, dottorato in fisica all’Accademia delle Scienze, è costellata di idee e compagnie bizzarre. E di sfide: per un cinese rinunciare al Capodanno è un sacrificio sovrumano. L’indice Bloomberg che classifica le fortune dei miliardari rivela che la sua ricchezza ha appena superato quella di Jack Ma, 49,5 miliardi contro i 48,1 miliardi del fondatore di Alibaba, sparito negli ultimi tempi dalla scena pubblica a causa delle continue frizioni con le autorità di Pechino ma non dall’immaginario collettivo che lo venera sempre come l’icona intramontabile del tycoon cinese.
A maggio il re delle batterie aveva già toccato quota 34,5 miliardi di dollari superando il vegliardo Li Ka-shing di Hong Kong. Un altro mito in frantumi, ora Zeng Yuqun è tra i cinque più ricchi imprenditori di tutta l’Asia.
A spingerlo in vetta nell’arco di un decennio è stata l’idea fortunata che le sue batterie al litio fossero in grado di tagliare i costi delle auto elettriche Tesla. Tra lui e il coetaneo Elon Musk l’idillio è senza sosta, si scambiano continuamente messaggi via smartphone, insieme sono andati all’assalto del mercato tedesco.
In Cina hanno sbancato tutti superando i re dell’e-commerce e del real estate. L’aria è cambiata e le fortune miliardarie oggi si costruiscono su scommesse di lungo periodo che premiano la sostenibilità: la Cina ha puntato tutto sull’economia green e il presidente Xi Jinping ha promesso solennemente dal podio delle Nazioni unite di affrancare la Cina dal carbone entro il 2060. Miele per le orecchie di CATL che nel 2020 ha incassato 7 miliardi di utili mentre il prezzo delle azioni superava di 20 volte quello della quotazione a Shenzhen del 2017. Soltanto quest’anno le azioni si sono rivalutate del 59 per cento.
Non è solo per la politica dei bonus, quindi, che moltissimi cinesi, per la maggior parte molto ben qualificati, sognano di poter lavorare per un’azienda che ha un solido futuro come la CATL del neo-miliardario Zeng Yuqun.