Corriere della Sera, 8 luglio 2021
Balotelli riparte dalla Turchia
Se fosse dipeso da lui, in fondo sarebbe rimasto al Monza. Nonostante la permanenza in B e uno stipendio che nell’ultimo semestre non si avvicinava minimamente agli standard di introiti a cui nella carriera si era abituato: 250 mila euro di base fissa più 150 mila di bonus che a causa della mancata promozione in A non sono maturati. Pazienza, Mario Balotelli avrà modo di non dolersi della sfumata conferma in Brianza, dove ha segnato 6 gol ma a causa di problemi fisici e atletici non ha mai avuto continuità. L’ennesima ultima spiaggia della sua vita professionale è in Turchia, dove ieri ha siglato con l’Adana Demirspor un contratto triennale che gli frutterà cinque milioni di euro a stagione. «Lo stipendio non sarà un problema perché lo sponsor contribuirà a pagarne la metà» ha rivelato il presidente Murat Sancak. «Mario vuole venire qui per essere convocato per il prossimo Mondiale».
Agli Europei del 2012 Mario era la stella indiscussa della Nazionale, trascinata alla finale persa con la Spagna: era l’estate della doppietta alla Germania e dell’esibizione dei pettorali durante l’esultanza, posa copiata dai bambini dell’epoca. Ora fa il tifo come un ragazzo qualunque per gli Azzurri sui social, dove gli haters e gli insulti gratuiti abbondano. Di qui la replica su Instagram: «Non capisco tutto questo odio nei miei confronti da parte di tanti italiani. L’Italia sta facendo un grande Europeo e io non ci sono perché i ragazzi hanno meritato la convocazione più di me. A cosa serve scrivermi ‘sei scarso’, ‘stai a casa’, ‘non vali niente’, ‘non sei italiano’?». Balotelli non nasconde la propria ambizione in vista di Qatar 2022. «Ci avete mai pensato che il Mondiale è un torneo difficile da conquistare per me ma non impossibile? Pensate prima di scrivere: non si sputa nel piatto dove si è mangiato» intima Mario prima di un «forza Italia tutti insieme» che provvisoriamente pacifica la platea dei follower.