Corriere della Sera, 7 luglio 2021
Biografia di Luca Bernardo raccontata da lui stesso
Non ha l’auto («Non so guidare») e in città gira in Vespa (dopo aver venduto una Harley Davidson). «Però ha ragione Feltri: le piste ciclabili vanno fatte in sicurezza e non come le han tracciate finora». Abita in centro, nei palazzi degli sciuri dietro via Boccaccio, ma le periferie dice di conoscerle come nessuno per la sua attività di medico impegnato nel sociale. Luca Bernardo, primario di pediatria del Fatebenefratelli, è l’uomo scelto per riportare Milano al centrodestra.
Si può battere Sala?
«Io corro per vincere. Milano è in cerca di ripresa, di rilancio. Voglio però partire con una campagna di ascolto, perché la cosa peggiore è non sentirsi considerati. I milanesi hanno voglia di un cambio di passo, dopo il periodo terribile che hanno passato».
Milano come ha reagito al Covid ?
«Durante la prima ondata ho vissuto un mese e mezzo in ospedale per affrontare da medico l’emergenza a tempo pieno. È stato terribile. Ora però c’è voglia di tornare alla vita e di voltare pagina definitivamente».
Una cosa da fare subito per la città?
«Ascoltare le persone. Un esempio da pediatra: una diagnosi di un bimbo che piange può esser fatta in maniera corretta solo se si sa ascoltare bene la mamma. Vale anche per la città, i cui bisogni vanno interpretati e capiti, dal centro alla periferia».
Un voto a Sala come sindaco?
«Insufficiente. Soprattutto in ambito sociale, non mi pare proprio che abbia fatto tutto quello che poteva essere fatto».
Ha detto di voler u sare sempre toni garbati, ma deve recuperare un divario di notorietà enorme sul suo avversario.
«La notorietà non si guadagna alzando il volume della voce. Si raggiunge ragionando sui temi. Il sociale, l’innovazione, l’economia. Potrei dirne mille».
Ma lei lo voleva Albertini vice?
«Queste cose le decidono i partiti. Lui è un’ottima persona, ma la scelta spetta alla coalizione».
Chi le piacerebbe avere in squadra?
«Tra i nomi circolati, posso dire che Annarosa Racca (presidente dei farmacisti lombardi, ndr) è una persona che stimo molto».
E Feltri?
«Ci conosciamo dal 2008, quando mi chiese di collaborare con Libero sui temi della medicina legati al sociale. Lo stimo molto, intelligente, brillante».
Lui ha detto che bisogna eliminare le piste ciclabili. Lei usa la bici in città?
«In bici vado poco e si vede pure. Ma non sono nemmeno un automobilista. Mi muovo in Vespa. Le piste ciclabili sono importanti se inserite in un contesto di sicurezza».
Sala voleva riaprire i Navigli. A lei piacerebbe?
In casa abbiamo un cane maltese e due gatti Ho aperto le porte del reparto agli animali domestici Lo farò anche a Palazzo Marino
«È una bella idea, ma di difficile attuazione in una città che ha una viabilità così ben precisa e strutturata».
Il nuovo stadio va fatto?
«Non sono tifoso, per cui ne so ancora poco. È una questione che va studiata, approfondita. Lo faremo insieme ai partiti e alla città».
Lei abita in centro. E le periferie di cui parla tutti i giorni Salvini?
«Le conosco benissimo perché vado in giro a visitare i pazienti e da 20 anni faccio attività di prevenzione, formazione e cura nelle scuole e nei quartieri».
Non teme le eccessive ingerenze di Salvini, Meloni e Berlusconi?
«La mia candidatura nasce dalla società civile, ma se i leader fossero al mio fianco in campagna elettorale per me sarebbe un grande regalo».
Per chi ha votato in passato?
«Dc da giovanissimo. Poi sempre centrodestra, ma non dico per quale partito».
Era già stato candidato in passato a Milano. Prese 200 voti.
«Ero giovane assistente al pronto soccorso del San Paolo e mi venne chiesto di dare una mano alla lista Moratti. Ma non feci nemmeno campagna elettorale».
I suo riferimenti storici e ideali?
«Madre Teresa di Calcutta e Gandhi».
È prevista una lista civica?
«Potrebbe essere importante farla, sì. Ma ne discuterò coi partiti».
Farà accordi con la destra radicale?
«È un’area con cui non ho mai avuto rapporti. La nostra sfida sarà semmai portare dalla nostra parte quelli che ora stanno a sinistra».
Hobby e passioni?
«Mi piacciono le moto e faccio da 20 anni pugilato e muay thai. La passione vera però è la famiglia. Mia moglie Francesca, ex attrice di operetta e ora impiegata in un’agenzia di comunicazione, e mia figlia Lucrezia che studia da notaia. Abbiamo un cane maltese e due gatti. Ho aperto le porte di pediatria agli animali domestici. Lo farò anche a Palazzo Marino».