La Stampa, 7 luglio 2021
L’Università del Piemonte Orientale riconosce i transgender
«Abbiamo approvato il regolamento sulla base di esigenze emerse nella nostra società, e lo abbiamo fatto in modo convinto». Gian Carlo Avanzi è rettore dell’Università del Piemonte Orientale, tre sedi tra Novara, Vercelli e Alessandria. Il regolamento è quello che consentirà agli studenti transgender di dare esami e laurearsi con il nome e l’identità in cui si riconoscono, anche se questa non corrisponde ai documenti. Per attivare la propria carriera universitaria «alias» sarà sufficiente una mail al Comitato unico di garanzia (Cug), previsto negli enti pubblici per assicurare parità e pari opportunità di genere. Il Cug fisserà un colloquio conoscitivo che porterà alla firma di un accordo con il rettore. A quel punto sarà attivato il cambio di nome sui documenti relativi a esami, prove e presenze. Il patto tra le due parti stabilisce che l’Ateneo si impegna a considerare la persona con il genere che ha scelto anche se la transizione non è conclusa formalmente per lo Stato, l’interessato riconosce che la «carriera alias» non ha valore legale al di fuori dell’università ed è quindi provvisoria.