il Giornale, 6 luglio 2021
Gli inediti di Kafka sono online
La Biblioteca Nazionale di Israele ha messo online tutta la collezione di autografi di Franz Kafka (1883-1924). In gran parte si tratta di un tesoro di carte inedite, giunto a Gerusalemme nel 2019 dopo una lunga battaglia legale: il materiale era stato nascosto per decenni nei caveau della banca Ubs di Zurigo. Due anni fa fu il Tribunale di Zurigo a ordinare che i documenti celati in Svizzera dovessero essere consegnati all’istituzione israeliana per ricongiungersi al grande archivio kafkiano già presente tra i suoi fondi archivistici. La collezione digitalizzata comprende una miniera di lettere indirizzate a grandi scrittori (Thomas Mann, Arthur Schnitzler, Stefan Zweig e Jaroslav Hasek), album di disegni e schizzi, bloc notes con esercizi per imparare l’ebraico, il manoscritto del racconto Preparativi di nozze in campagna, una bozza del romanzo Il castello e il manoscritto del racconto incompiuto Riccardo e Samuele. La collezione di Kafka assegnata alla Biblioteca di Gerusalemme era appartenuta all’amico Max Brod, al quale prima della morte Kafka consegnò il suo archivio con la richiesta di bruciare tutto ciò che era rimasto inedito. L’amico ignorò le istruzioni e quando lasciò Praga per la Palestina nel 1939 portò con sé una valigia contenente vari scritti di Kafka. Alla morte di Brod nel 1968, il materiale passò alla sua segretaria Esther Hoffe, che a sua volta lo lasciò alle sue figlie, Eva Hoffe e Ruth Wiesler. Le due sorelle hanno insistito per anni per mantenere nella loro disponibilità le carte di Kafka. La giustizia israeliana ha sempre sostenuto, come infine nel 2019 anche quella elvetica, che quei documenti erano da considerarsi parte integrante del patrimonio della Biblioteca Nazionale di Gerusalemme.