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 2021  luglio 06 Martedì calendario

Periscopio


La verità è che i 5 stelle senza Grillo non esistono. Paolo Mieli (Stefano Zurlo), il Giornale.
L’Italia è un paese prigioniero del politicamente corretto, il vero cancro del pensiero occidentale. Luca Barbareschi, regista (Gianluca Veneziani). Libero.
La libertà di educazione sottolineata nel documento firmato dai sovranisti europei e fra gli altri anche dagli italiani Salvini e Meloni (ma è solo un esempio tra i tanti) è quella garantita da Orban che nella sua Ungheria fa usare un solo libro di testo di storia alle superiori, il cui ultimo capitolo è dedicato a lui medesimo? Pierfrancesco De Robertis. QN.
Questi grillini sono meravigliosi. Negli anni, poco alla volta ma sempre fingendo tormento, hanno cambiato idea su tutto: su Grillo (dovreste sentire cosa dicono adesso del loro capo comico) e su Davide Casaleggio (licenziato), sulla democrazia diretta e sullo streaming (ricordate quella pagliacciata di cui fu vittima Bersani nel 2013?), ma hanno modificato opinione pure sull’Europa e sulle banche, su Tav e Tap, e naturalmente sulle auto blu (Fico, Di Maio, Patuanelli, tutti belli sprofondati dietro i finestrini oscurati). Fabrizio Roncone. 7/ Corsera.
Ennio Flaiano scrisse sui filosofi marxisti: «Platone d`esecuzione» o questo aforisma sui coloro che si autodefiniscono “creativi": «Oggi il cretino è pieno d`idee». Immaginiamo come sarebbero accolte queste micro-stroncature: «Bergman: tanto silenzio per nulla». «Antonioni: tempesta in un bicchier d’acqua minerale». Alessandro Gnocchi. Il Giornale.

Vedo che sui media italiani si comincia a dare degli immorali ai calciatori che non si inginocchiano contro il razzismo. Brutto segno. Siamo vicini al brodo di cultura del totalitarismo. Nessuno si sognerebbe di dare dell’immorale che so, a un cittadino che di fronte a una croce esposta in una scuola non si segna. Un conto è il valore dei simboli e il rispetto che ad essi si deve (che però non sono tutti uguali, e traggono il loro valore da un processo lungo di storia, istituzioni, vicende complesse)un conto è obbligare a viverli allo stesso modo. Davide Rondoni. QN.
Fra Grillo e Conte lo scontro è serio ed è improbabile oggi pensare ad una mediazione. A leggere Marco Travaglio, impossibile: il linguaggio è quello da Ok Corral. Ne rimarrà uno solo. Alessandro Banfi, la Versione di Banfi.
Nessuno tra Conte e Grillo affronta problemi concreti. Il loro dissidio non è sulle soluzioni da dare, non si dividono su quello. È soltanto uno scontro di ego: comando io, comandi tu. Come quando da bambini giocavamo e litigavamo su chi era il capo. Mauro Suttora, saggista (Federico Ferraù). ilSussidiario.
Oggi i 5 stelle vorrebbero Conte piuttosto che Grillo perché Grillo è ormai un garante che ha perso ogni fiducia, un garante che non garantisce più nulla. Non è un caso che l’unico tema caro a Grillo è la difesa del figlio. Vittorio Sgarbi, agenzie.
Grillo ha fatto pace con Davide Casaleggio, fatto fuori da Conte, per fregare il furbone di Volturara Appula, un nulla cosmico condito da frasi da Baci Perugina che ha affossato l’economia italiana ma è riuscito a farsi passare da statista facendo leva sulla parte più suggestionabile e fragile dell’elettorato. Giovanni Favia, primo candidato M5s al Comune di Bologna e poi consigliere regionale grillino, quindi espulso (Paolo Bracalini), il Giornale.
I calciatori francesi credevano di aver già vinto, non sono arrivati manco ai quarti. Hanno dimostrato che l’arroganza si conquista, e loro non hanno fatto niente per meritarsela. Hanno svelato gli altarini sulle liturgie di moda, inginocchiatoi, gesti inclusivi, che durano fin che durano, finché le palle girano bene: quando girano e basta, si torna agli insulti da spogliatoio, irriferibili, inconciliabili con l’ideologia dell’amore che non teme latitudini. Max del Papa. ItaliaOggi.
Zingaretti non è mai stato mai capace di anticipare i tempi, di dare le carte. La nascita del governo Conte 2 è stata determinata da Renzi, la sua fine pure. Zingaretti ha sempre inseguito, si è trovato a difendere da solo Conte, ha dovuto accettare Mario Draghi. E si è ritrovato al governo con Matteo Salvini. Aveva un partito in ebollizione, troppe anime contrapposte, ci sono ancora renziani e anti renziani in lotta tra di loro, e altri che sono di sinistra pura ma sono rimasti entro. Un vero caos. Edoardo Novelli, università di Roma.(Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Un`inchiesta del Figaro, pubblicata a gennaio, ha mostrato che il pensiero decoloniale e razzialista si è infiltrato non solo negli atenei tradizionalmente vicini alla sinistra radicale, ma anche a Sciences Po, ossia nel tempio dell`élite. Ciò si spiega col fatto che si approfitta delle cattive coscienze dei figli delle classi più abbienti per introdurre queste ideologie. Negli Stati Uniti, questa incursione è avvenuta attraverso i campus, in Francia attraverso le università. Ho insegnato a Sciences Po per vent`anni, oggi non potrei più. L’alta borghesia bianca detesta sé stessa. L’odio verso i bianchi è anzitutto l`odio dei bianchi verso sé stessi. Pascal Bruckner, filosofo francese (Mauro Zanon). Il Giornale.
Proprio adesso che ho finito di dirigere Aida in forma di concerto all’Arena, il mio rimpianto è non aver potuto fare Aida con Strehler, com’era nei nostri piani. Sarebbe stata senza elefanti. Giorgio credeva in un’Aida dove il trionfo fosse solo nella musica, non in quel faraonismo che ha caratterizzato le produzioni di Aida dovunque nel mondo, fino a diventare il simbolo stesso di Aida, nuocendo alla vera essenza dell’opera. Che è costruita su una delle partiture più raffinate e delicate di Verdi. E questo non vale solo per Aida. Riccardo Muti. (Aldo Cazzullo). Corsera.
Luciano Bianciardi collaborerà con Il Giorno, poi col Guerin Sportivo, poi con riviste per soli uomini, che bordeggiano il porno. La serie B, la serie C, quando avrebbe potuto giocare per lo scudetto. Ma Luciano è un altro di quelli che preferiscono dire «meglio una sconfitta alle mie condizioni che una vittoria alle vostre». E piuttosto che partecipare a quella lugubre festa, sceglie di autodistruggersi, una sigaretta dopo l’altra, una notte dopo l’altra, una cazzata dopo l’altra, una sbronza triste dopo l’altra. I soldi riprendono a correre via. Scriverà libri mal riusciti sul Risorgimento garibaldino (suo rifugio romantico, un po’ Salgari e un po’ rivoluzione mancata), con molto meno successo. Maurizio Pilotti. Libertà.
In Italia si riesce, al tempo stesso, ad essere conformisti e anarchici. Roberto Gervaso.