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 2021  luglio 05 Lunedì calendario

Biografia di Sergio Alfieri

Nell’Olimpo dei chirurghi del Papa entra Sergio Alfieri, romano, classe 1966. È stato lui a operare Francesco, colpito da problemi addominali nell’ultima parte dell’intestino. Capo della chirurgia digestiva dell’ospedale universitario, Alfieri è un predestinato in quanto allievo di una scuola la cui storia si è intrecciata in più occasioni con quella dei papi. È coordinatore del Centro chirurgico del colon retto e del pancreas del Gemelli, ha un curriculum con centinaia di pubblicazioni scientifiche e 9.000 interventi chirurgici. Il suo maestro è Giovanni Battista Doglietto, andato in pensione e nominato lo scorso anno da papa Francesco direttore del Fas, il fondo di assistenza sanitaria riservato ai dipendenti del Vaticano. Il 13 maggio del 1981 Doglietto fece parte dell’équipe d’urgenza che intervenne su Karol Wojtyla, vittima dell’attentato in piazza San Pietro mentre sfilava in mezzo ai fedeli, a bordo della papamobile scoperta. Doglietto, assieme a Rocco Bellantone (da 11 anni preside della facoltà di medicina e chirurgia alla Cattolica) era assistente del professor Francesco Crucitti che avrebbe operato altre due volte Giovanni Paolo II per patologie di diversa natura (polipo del colon con degenerazione cancerosa nel ‘92 e appendicite nel ‘96). Due anni dopo il «capostipite» dei chirurghi del Papa se ne è andato per una malattia tumorale. «Quando Wojtyla arrivò al Gemelli io e Doglietto eravamo lì. Non entrai in sala operatoria perché ero troppo giovane, da poco assunto», racconta Bellantone che da preside ha «chiamato» in cattedra Sergio Alfieri: «È nato e cresciuto in Cattolica. Da noi ha studiato, si è laureato e specializzato. Ha fatto molta esperienza all’estero come è necessario nella nostra professione. Proviene da un’ottima scuola e, quando il suo maestro ha lasciato, Alfieri ha preso il suo posto anche come responsabile del centro di chirurgia del pancreas».