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 2021  luglio 04 Domenica calendario

Che fine ha fatto Marco Predolin

lla fine ha deciso che il suo vero lavoro è questo, anche perché la tv di oggi non gli piace nemmeno un po’. Così, accompagnato dal sottofondo sonoro delle comande da portare ai tavoli, Marco Predolin si gode con orgoglio la stagione numero 12 del suo ristorante di Porto Rotondo, "I pirati". Dopo la crisi della pandemia, dopo le polemiche che hanno investito la Sardegna per i contagi e dalle quali si è tenuto fuori con un’attenta gestione, le cose hanno ripreso a marciare. I clienti, quelli del turismo di élite, sono tornati nell’isola.
Lui, conduttore di programmi di successo come "M’ama non m’ama" e "Il gioco delle coppie" negli Anni Ottanta, non si sente per nulla un dimenticato. Anzi: la moglie Laura Fiini sorride e se lo mangia con gli occhi: «Lo riconoscono ancora tutti, è circondato dalla simpatia e quante belle foto ci sono in circolazione di lui!».
La ristorazione, per Marco, non è una novità. «Per cinque anni ho gestito, andando e venendo dall’Italia, un ristorante a Santo Domingo e poi a Milano». Una passione, quella per i fornelli, che ha ereditato dal padre, ottimo cuoco ma per conto suo. Predolin ne ha fatto la sua professione oggi e, a 70 anni, non appare per nulla pentito: «Perché è impegnativo, a volte molto impegnativo, però qui si lavora e si consuma anche in maglietta e pantaloncini e l’ambiente è sempre molto cordiale». Rivela: «Tra un piatto e l’altro puoi anche prendere il gommone, andare a fare un bagno di qualche minuto e poi tornare indietro, quale altro lavoro permette di farlo?». Insomma: giura che «è un ottimo connubio tra un’attività intensa ma anche momenti di piacevolezza".
Al suo fianco c’è Laura, la donna che ha sposato due anni fa «e con la quale trascorro 24 ore su 24, è come se stessimo insieme da 40 anni». Il piacere dello spettacolo non lo ha abbandonato: «Alla sera canto, nel mio locale. Tutti i classici, utilizzando le basi. Per qualche tempo ho girato anche con una band, ma era diventato troppo impegnativo. Va bene così, ai clienti piace, si trasformano in un pubblico che apprezza».
Predolin si era affacciato al mondo dello spettacolo quando gli anni Settanta avevano passato la metà. Dal 1976 comincia a lavorare in varie radio private, tra cui Radio Babboleo di Genova. Nel 1978 approda a TeleRadiocity, nel 1979 è a Radio Montecarlo con Awanagana, Lucia Alberti, Luisa Berrino e Robertino. Poi Paolo Limiti lo vede in una pubblicità e lo sottopone per un’estate intera ad un’estenuante batteria di trenta provini prima di affidargli "M’ama non m’ama" in coppia con Sabina Ciuffini prima e a Ramona Dell’Abate poi. A metà del decennio Ottanta cambio di squadra: passa al "Gioco delle coppie", che va in onda su Italia 1, poi su Retequattro e infine su Canale 5. In quel periodo è uno dei personaggi più popolari della tv italiana: «Il successo mi colse anche un po’ di sorpresa, non ero del tutto preparato», rivelò. Nel 2017 compare nel Grande Fratello Vip, ma viene estromesso per un’espressione forte che gli sfugge durante una discussione. Confessò: «Alla fine è stata una leggerezza, non mi ha fatto piacere esser buttato fuori, ma per fortuna non è stata una cosa seria».
Nostalgia per la tv? «Quella dei miei tempi era una bella televisione. Oggi non più. Oggi è una tv che spinge solo sui tasti della lite, della baruffa, oppure cerca solo di commuovere, di far piangere i telespettatori». Insiste: «La dimostrazione è il fatto che non esiste più una vera scuola di autori italiani, alla fine si acquistano format fatti e finiti che funzionano in America». Spiega che è un peccato, che un tempo c’era, in Italia, una buona scuola: «Oggi è una televisione fatta da non professionisti guidati da non professionisti». Morale: meglio un bel ristorante in Sardegna accanto alla giovane moglie, meglio le giornate ai tavoli tra i clienti-amici, meglio cantare la sera per loro.