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 2021  luglio 04 Domenica calendario

Soldatesse con i tacchi sfilano a Kiev

In Ucraina soldatesse sfilano indossando scarpe con il tacco. Un episodio che ha scatenato le polemiche in patria e fatto il giro del mondo. Tutto è nato dopo la decisione del ministero della Difesa di Kiev di diffondere le immagini delle donne che marciano perfettamente allineate, indossando scarpe a mezzo tacco anziché i tradizionali stivali. E subito si sono scatenate accese polemiche, tra chi ha definito la scelta oltraggiosa verso le Forze armate ucraine e l’orgoglio nazionale. Ad accendere ancora di più il dibattito è il fatto che l’esercitazione della parata in questione fosse quella in programma il prossimo mese, in occasione del 30° anniversario dell’indipendenza dell’Ucraina dopo il crollo dell’Unione Sovietica, il 24 agosto 1991: un appuntamento particolarmente sentito nei confronti della Russia, soprattutto dopo la crisi sulla Crimea e del Donbass del 2014.
L’OPPOSIZIONENonostante il riscontro non positivo, l’idea era nata per essere condivisa con la popolazione, viste le testimonianze raccolte. «Oggi, per la prima volta, l’esercitazione si svolge con scarpe con i tacchi», secondo quanto riporta il sito di informazione del ministero della Difesa, ArmiaInform, che ha ripreso il commento di una cadetta, Ivanna Medvid. «È leggermente più difficile rispetto agli stivali dell’esercito, ma ci stiamo provando», ha aggiunto la soldatessa. La decisione ha diviso anche la politica, con l’opposizione che è passata all’attacco. L’idea non è piaciuta a diverse parlamentari vicine al blocco dell’ex presidente, il filo-europeo Petro Poroshenko, che hanno invitato il ministro della Difesa, Andriy Taran, a indossare calzature con i tacchi alla parata. Il gruppo ha portato la questione fino in aula, mettendo sui seggi della Rada, il Parlamento unicamerale di Kiev, numerose scarpe femminili come segno di protesta. «È difficile immaginare un’idea più idiota e dannosa», ha dichiarato Inna Sovsun, del partito Voce ed ex primo viceministro dell’Istruzione e della Scienza, la quale ha sottolineato come le soldatesse ucraine al pari degli uomini rischiano la vita e «non meritano di essere derise». Olena Kondratyuk, secondo vicepresidente del Parlamento e membro del partito Unione pan-ucraina Patria, ha chiesto che venga aperta un’indagine sulle immagini che ha definito «umilianti» per tutta la popolazione femminile. In Ucraina sono oltre 31.000 le donne che prestano servizio nelle Forze armate del paese, di cui oltre 4.000 ufficiali, recentemente impegnate in tutti i settori con molte che chiedono di essere presenti in prima linea sul versante orientale, quello al confine con la Russia. Una presenza importante, cresciuta di recente proprio per la crisi con Mosca del 2014: nel 2008 le soldatesse di Kiev erano soltanto 8.000, mentre dieci anni dopo, nel 2018, erano oltre 24.000.
IL PATRIOTTISMOÈ per questo forte senso patriottico, uguale a quello maschile, che la scelta di fare un’esercitazione con scarpe femminili ha suscitato un’ondata di critiche anche sui social media. «La storia di una parata con i tacchi è una vera vergogna», ha scritto su Facebook il commentatore Vitaly Portnikov, sostenendo che alcuni funzionari ucraini hanno una mentalità «medievale». Maria Shapranova, commentatrice anche lei, ha accusato il ministero della Difesa di «sessismo e misoginia». «I tacchi alti sono una presa in giro delle donne imposta dall’industria della bellezza», si legge nel suo post. In Ucraina la presenza e la partecipazione femminili nelle Forze armate sono al centro del Progetto Battaglione, che ha affrontato anche il tema degli abusi sessuali che molte soldatesse hanno subito, emerso con prepotenza a marzo con lo scandalo degli stupri nell’Esercito. Il tema è particolarmente sentito, tanto che nelle Forze armate ucraine è presente un consigliere speciale per le questioni di genere, Victoria Arnautova.
Simona Verrazzo