Il Sole 24 Ore, 3 luglio 2021
Branson-Bezos, il duello dei miliardari per la conquista dello spazio (per ora ha la meglio l’inglese)
Il duello dei miliardari per la conquista dell’ultima frontiera del business e dell’immagine – lo spazio – si fa personale. Richard Branson ha in programma di salire a bordo dello space shuttle della sua Virgin Galactic l’11 luglio. Battendo di nove giorni Jeff Bezos, che quale prima attività dopo il passaggio delle redini ad Amazon ha scelto un decollo il 20 luglio sulla navetta della propria società aerospaziale, Blue Origin, battezzata New Shepard.
La rincorsa tra i magnati-astronauti lascia oggi sullo sfondo il terzo grande protagonista, Elon Musk, ma non per molto. La sua SpaceX già dispone di tecnologia più potente e provata, compresi viaggi alla volta della stazione spaziale internazionale in partnership con la Nasa. E in autunno potrebbe rubare il palcoscenico: potrebbe lanciare davvero in orbita per più giorni turisti spaziali. Polverizzando i pochi attimi in realtà ai margini dello spazio previsti adesso sia da Bezos che da Branson. Anche se Musk ad oggi sembra accontentarsi di rivendicare exploit aziendali e non ha mostrato fretta di indossare uniformi da cadetti di Star Trek.
Il turismo spaziale rappresenta sicuramente un’opportunità d’affari, parte di sforzi di commercializzazione che valicano l’atmosfera terrestre. Ubs calcola che potrebbe valere tre miliardi l’anno entro il 2030. Al momento, però, tra Branson e Bezos è in gioco anzitutto uno scontro diretto. Una sorta di diritto di primogenitura, al di là dei meriti stessi delle loro missioni. Branson, da quanto emerso, ha deciso di anticipare in extremis la sua presenza sul volo rispetto a piani iniziali.
Le differenze tra le avventure vengono sbandierate sotto i riflettori. Lo shuttle di Branson raggiungerà prima di Bezos gli 88 km di altezza; ma la navicella del miliardario di Amazon salirà fino 106 km da terra. In comune entrambi i voli hanno la durata, non più d’una decina di minuti, e manciate di secondi o minuti in situazioni di assenza di gravità. Altre peculiarità: lo shuttle alato di Virgin decolla da un velivolo e atterra alla stregua di un aereo; la navicella di Blue Origin viene lanciata dal suolo e scende con un paracadute nel deserto. Bezos può però indubbiamente vantare di portare con sé l’equipaggio di più alto profilo: ospite sarà una delle prime astronaute donna, l’82enne Wally Funk, addestrata negli anni Sessanta dai programmi Nasa ma vittima del rifiuto dell’agenzia spaziale di accettare allora donne nelle missioni. Batterà il record di anzianità nello spazio stabilito nel 1998 dal 77enne John Glenn. A bordo sarà inoltre un turista non identificato che ha pagato 28 milioni in un’asta per il biglietto. Branson sarà invece accompagnato da una squadra di dipendenti dell’azienda.