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 2021  luglio 03 Sabato calendario

La Francia manda i suoi artisti in America. Una villa Medici in stile Usa

La Francia creerà, in autunno, una propria residenza per artisti francesi negli Stati Uniti: si chiamerà Ville Albertine. L’anteprima era stata lanciata l’estate scorsa a San Francisco, in California. L’obiettivo è guadagnare influenza oltre Atlantico mentre gli Stati Uniti guardano sempre più all’Asia.
L’iniziativa ha un forte valore simbolico e arriva 350 anni dopo la Fondazione dell’Accademia di Francia a Roma, ora Villa Medici. Sarà disseminata in dieci metropoli americane, tra le quali New York, Los Angeles, Chicago, Miami, Baltimora, New Orleans, e accoglierà ogni anno 60 ospiti, tra creativi, ricercatori, e professionisti della cultura che saranno invitati a confrontarsi con la realtà della prima potenza mondiale. Ognuno verrà ospitato per un periodo da uno e tre mesi a spese dello Stato francese per quanto riguarda trasporti, alloggio e assicurazione, all’incirca 20 mila euro ciascuno. Il budget annuale sarà di circa 1,2 milioni di euro, e un terzo arriverà da partner privati come la Face Foundation o la Fondazione BettencourtSchueller.
PUBBLICITÀA differenza delle tre altre residenze per artisti esistenti (Medici a Roma, Kujoyama a Kyoto e Casa de Velazques a Madrid), Villa Albertine negli Usa proporrà ai propri ospiti di immergersi nella cultura americana con incontri, scambi, collaborazioni che verranno organizzati da un rappresentante dei servizi culturali dell’ambasciata di Francia con lo scopo di permettere loro di conoscere meglio e di entrare nel mercato americano della cultura in vari settori, dalla danza, al teatro, dalla letteratura al design. I primi residenti arriveranno negli Usa a novembre: tra loro anche la scrittrice Constance Debré, che si interesserà delle nuove forme della controcultura americana; il fotografo Nicolas Floch che esplorerà il bacino del Missisipi e il cineasta Alain Gomis che preparerà un film sul musicista jazz Thelonious Monk.