Il Messaggero, 1 luglio 2021
Achille e Patroclo ai tempi di TikTok
Questo libro vi farà piangere. Fate un video dopo averlo letto?. È l’8 agosto 2020 quando TikTok cambia ancora le regole dell’editoria. Merito della 18enne californiana Selene Velez ovvero @moongirlreads_ con 160 mila follower che a nove anni dall’uscita in libreria, ha ripescato La canzone di Achille (nel 2013 lo aveva pubblicato Sonzogno, proposto dall’editore Patricia Chendi, oggi è in versione tascabile Marsilio) che da quel momento inizia a vendere sino a 10 mila copie al giorno negli States. È il romanzo d’esordio di Madeline Miller, una poetica rilettura dell’Iliade mettendo da parte il canto della battaglia, i muscoli e il sangue degli eroi, narrando il rapporto di amicizia e di amore fra due giovani splendidi Achille e Patroclo – destinati a concludere la loro vita sulla pianura di Troia, uniti per sempre, con le loro ceneri mischiate in una sola urna.
Miller, scrittrice americana classe ’78 (il suo secondo libro, Circe, pubblicato nel 2019 ha ottenuto elogi dalla critica americana) è una donna riservata ma non al punto da poter nascondere lo stupore per il successo di questo libro. Sospinto dal passaparola, amato dalla comunità LGBTQIA, pur non essendo un libro Young Adult, è stato condiviso da una fascia di booktuber italiani fra i 15 e i 20 anni. I numeri parlano chiaro: nel 2013 La canzone di Achille aveva venduto 10 mila copie ma oggi tocca quota 200 mila e vende 10 mila copie a settimana, incassando il sostegno di uno dei gruppi su Facebook più quotati, TheBookAdvisor mentre il marketing Marsilio ha lanciato con successo campagne pubblicitarie per ampliarne il pubblico.
È sorpresa dal successo?
«Direi entusiasta. Sono passati dieci anni dalla sua pubblicazione ed è bellissimo che
La canzone di Achille stia ancora trovando lettori, anche perché non ho mai inseguito il mercato, scrivo solo di ciò che mi appassiona».
#songofachilles ha 51 milioni di visualizzazioni su TikTok. Cosa ha fatto innamorare i giovani lettori?
«Per me, la storia di Achille e Patroclo, come l’Iliade, è una storia di giovinezza. Per gran parte del libro Patroclo è giovane, pieno di speranza, idealista, appassionato. È un buon contraltare di Odisseo, la cui storia non è radicata nell’idealismo ma nel cinismo, nell’esaltazione del pragmatismo come logica di vita».
D’accordo ma cos’ha fatto innamorare i lettori del suo libro?
«È una storia d’amore e le storie d’amore sono adatte a tutti! Omero celebra Patroclo come un ragazzo gentile con tutti ma io avevo l’impressione che mancasse l’epica della loro storia d’amore».
C’è stata una censura?
«Sappiamo che Achille e Patroclo sono cresciuti insieme, migliori amici ancor prima che amanti ma Omero ha celato la loro relazione, operando una censura omofoba sulla loro storia. Io mi sono ribellata».
Per questo ha scelto il punto di vista di Patroclo?
«Ho amato il mistero che avvolge il suo personaggio nell’Iliade. Lo vediamo molto poco eppure la sua morte, dopo aver preso l’armatura dell’amato, stravolge la vita di Achille, riempiendolo di dolore. Volevo scoprire chi fosse questo personaggio, quest’uomo che significa così tanto per Achille da colmare il suo cuore di rabbia, esigendo atroce vendetta».
In questo momento storico per le battaglie LGBTQ+, i classici antichi possono aiutare i ragazzi a vivere i propri sentimenti con naturalezza?
«Penso che sia importante riconoscere che le storie LGBTQIA – comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender, queer, questioning (indeciso), intersessuale, asessuale e ally (simpatizzante), ndr – esistono da quando esistono gli umani, risalgono ai miti e alla letteratura più antichi che abbiamo e fanno parte della nostra stessa cultura. C’è un punto vitale da sottolineare: le persone LGBTQIA non sono sole oggi e non lo sono mai state, mai, in tutta la storia. Lo dimostrano Patroclo e Achille».
Politicamente, dopo Trump è fiduciosa?
«Assolutamente. Gli ultimi quattro anni della precedente amministrazione sono stati spaventosi per la loro crudeltà, avidità, nuda corruzione e incompetenza. Sono fiduciosa che Biden-Harris lavoreranno per servire la gente del nostro Paese e del mondo, non i propri interessi personali».
Cosa si aspetta da questa presidenza?
«C’è così tanto che necessita della nostra urgente attenzione: diritti umani, povertà, diritto di voto, ma spero che in cima alla lista ci sia il cambiamento climatico, che ci riguarda tutti».
In Italia si discute il Ddl Zan. L’odio contro la comunità LGBT oggi è un’emergenza sociale?
«Sì. Abbiamo fatto passi da gigante ma abbiamo ancora molta strada da fare. I giovani devono ancora affrontare terribili atti di bullismo nelle scuole, in particolare i giovani trans. E gli adulti affrontano la discriminazione nel lavoro. Tutti dovrebbero essere al sicuro a scuola, in casa, nelle comunità. Tutti, nessuno escluso».
Lei non è molto attiva sui social ma proprio qui si consumano quotidianamente atti di bullismo. Cosa propone?
«Penso che una regolamentazione dei social network in termini anti-haters sia necessaria e inoltre, dobbiamo assolutamente combattere le fake news e dobbiamo farlo adesso».
Cosa propone?
«Ahimè, non ne ho idea, purtroppo».