la Repubblica, 29 giugno 2021
Colpo di Ferragamo Strappa a Burberry il supermanager Gobbetti
MILANO – Marco Gobbetti, il manager del lusso che ha risollevato Burberry, lascerà Londra per stabilirsi a Firenze alla guida di Salvatore Ferragamo. La notizia giunta in mattinata come un fulmine a ciel sereno ha fatto vacillare le quotazione del gruppo degli impermeabili britannici (-8,67%), ed è stata accolta con tiepido entusiasmo per Ferragamo (-2,67%) perché allunga i tempi di un possibile matrimonio del gruppo controllato al 54,28% dall’omonima famiglia attraverso Ferragamo finanziaria. Gobbetti era arrivato in Burberry nel 2016 per risollevare il gruppo dopo l’addio di Angela Ahrendts, a cui era subentrato il direttore creativo Christopher Bailey.
Il manager con un lungo passato in Lvmh e negli accessori di lusso di Bottega Veneta, ha riposizionato il marchio inglese verso l’alto di gamma, rafforzando la sua presenza in Asia, e chiamando alla direzione creativa Riccardo Tisci che aveva conosciuto in Givenchy. Ferragamo è senza direttore creativo dallo scorso marzo, quando Paul Andrew, di comune accordo con la famiglia fiorentina, ha lasciato la maison. Da mesi si parla di un cambio ai vertici e nello stile. La collezione autunnale sarà realizzata dal team creativo interno. Qualcuno ieri non escludeva il nome di Tisci – che nel 2018 era stato accompagnato alla porta da Lvmh e reclutato da Gobbetti a Burberry –, ma circola anche il nome di Phoebe Philo, ex direttore creativo di Celine quando Gobbetti era ad della maison.
Al cda di Ferragamo convocato per il prossimo primo luglio è atteso un passo indietro dell’attuale ad Micaela le Divelec Lemmi, che potrebbe lasciare il suo posto nel board in attesa che Gobbetti possa assumere tutte le deleghe entro fine anno, quando avrà gestito il suo passaggio di consegne in Burberry. «Gobbetti è un candidato di alto profilo che in Burberry ha deciso e portato a termine cambiamenti ambiziosi – spiega Mario Ortelli, esperto di lusso e fondatore della società di consulenza Ortelli& co – anche se va a guidare un’azienda familiare. Se i Ferragamo l’hanno scelto avranno definito ex ante le regole del gioco, e sicuramente Gobbetti avrà il loro pieno supporto».
Nonostante il crollo di ieri Burberry è un colosso da 8,32 miliardi di sterline di capitalizzazione, il triplo di Ferragamo (3,18 miliardi di euro). «Per Gobbetti è una bella sfida – conclude Ortelli – mi aspetto che ridefinisca il posizionamento del brand e selezioni il suo team, compreso il direttore creativo. Quanto a Burberry è un peccato che i tempi del cambio ai vertici siano lunghi, soprattutto in un momento delicato come questo».