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 2021  giugno 29 Martedì calendario

Kim è dimagrito. Sta male?

LONDRA – Il Grande Leader è gravemente malato? Oppure si è semplicemente messo a dieta? Gli esperti sulla Corea del Nord, disciplina perfino più ardua della vecchia sovietologia, propendono per la seconda ipotesi, il che apre due possibilità: Kim Jong-un ha perso peso per tenersi in forma o è una mossa per generare consenso. Mostrarsi obeso mentre il suo Paese è in preda a carestia e Covid non è il massimo, nemmeno per un dittatore a vita, in genere indifferente a cosa pensi il popolo. Di certo c’è che la televisione di Pyongyang ha trasmesso immagini del leader supremo a un concerto in cui sembra più magro rispetto a precedenti apparizioni. L’agenzia di stampa nazionale Yonhap riferisce il commento di un uomo: «Alla gente si spezza il cuore nel vedere il nostro rispettato segretario generale così emaciato. Tutti dicono di essere commossi fino alle lacrime». In effetti Kim, tunica bianca, pantaloni grigio chiari e solito taglio di capelli, dimostra parecchi chili in meno.
È raro che la tv di Stato, rigidamente sotto il controllo del governo come ogni altro mezzo di informazione, mandi in onda dichiarazioni simili, accompagnate da un notiziario secondo cui il Grande Leader avrebbe perso «una significativa quantità di peso». Potrebbe essere un modo per preannunciarne la scomparsa, magari nel frattempo già avvenuta: supposizioni sulla sua salute erano circolate nei mesi scorsi sui media internazionali, dopo che Kim aveva saltato la commemorazione del compleanno del nonno e fondatore della Repubblica Democratica di Corea, Kim Il-sung, assentandosi dalla vita pubblica per 20 giorni. Anche il nonno e il padre Kim Jong-Il erano sovrappeso, grandi fumatori e bevitori: entrambi sarebbero morti di infarto in seguito a malattie croniche e abitudini poco sane. Il padre se n’è andato 70enne, il nonno a 82 anni: a 37 anni il Grande Leader attuale è molto più giovane. Eppure giravano voci che sarebbe stato presto rimpiazzato dalla sorella minore Kim Yo-jong, considerata l’artefice del disgelo con la Corea del Sud e del summit con Donald Trump, o da un generale improvvisamente promosso ai massimi gradi.
La teoria alternativa è che Kim abbia ritenuto utile dimagrire per spingere i 25 milioni di nordcoreani ad accettare più di buon grado i sacrifici imposti dalla crisi alimentare e dalla pandemia, a causa della quale Pyongyang ha chiuso i confini, abbattendo l’interscambio commerciale con la Cina e provocando l’esodo degli operatori umanitari stranieri: insomma per dare l’esempio. Nel 2016 lo spionaggio sudcoreano stimava che il Grande Leader fosse ingrassato di 40 chili, per un totale di 130, da quando era subentrato al padre cinque anni prima; e nel 2020 avrebbe guadagnato altri 10 chili. Qualche settimana fa, osservando che il cinturino del suo orologio sembrava più stretto attorno al polso, il sito sudcoreano Nk News ha notato la perdita di peso, cominciando a scatenare le illazioni. Ora Kim potrebbe pesare soltanto un quintale: cosa c’è sotto?