Specchio, 27 giugno 2021
In America è record di dimissioni
Cambiare vita, radicalmente, a partire dal lavoro. Perché essendo l’attività a cui dedichiamo più ore della nostra giornata, non ha senso praticarla se è un sacrificio. Lo vuole il 53% degli americani, che dopo la paura del Covid non intende più sprecare l’esistenza breve e fragile in qualcosa di odioso, o nel migliore dei casi noioso.
I numeri vengono dal “Pulse of the American Worker Survey”, studio di Prudential rilanciato da Axios. Già qualche settimana fa, riprendendo un sondaggio di Microsoft, il sito aveva dato l’allarme per la “Great Resignation”, la grande fuga verso le dimissioni, sognate dal 41% dei lavoratori del mondo. La pandemia ha obbligato quasi tutti a restare a casa, se non a perdere il posto. Ciò ha dato alla gente il tempo e il motivo per ripensare la propria esistenza, e molti si sono scoperti insoddisfatti. Le ragioni variano, da chi detesta le sue mansioni, a chi non sopporta capi e colleghi. Qualcuno vorrebbe più soldi; qualcun altro più stimoli, sfide, opportunità di crescita, adrenalina. Molti hanno semplicemente capito che non vogliono stare chiusi dentro un ufficio, mentre altri hanno nostalgia degli uffici pre pandemia che non torneranno più, oppure non reggono zoom e il lavoro digitale in giacca, cravatta e mutande. Qualunque sia il motivo, la grande fuga dal lavoro è cominciata.
A questo ora si aggiunge il “Pulse of the American Worker Survey”, secondo cui il 53% degli americani vorrebbe transitare in un settore diverso da quello a cui ha dedicato la propria esistenza, se solo gli venisse offerta la possibilità della formazione necessaria a compiere il salto. Il 50% dei fuggitivi dice di voler scappare per i soldi, il 34% anela a maggiori opportunità di crescita, e il 24% è stufo di ripetere sempre le stesse cose.
In altri tempi, questa mentalità avrebbe rappresentato un vantaggio. Anzi, la disponibilità degli americani a rimettersi costantemente in gioco è stata una delle carte decisive del loro successo. Il problema è che ora vogliono farlo in troppi, e per transitare verso i lavori del futuro, che ad esempio richiedono dimestichezza con l’intelligenza artificiale o almeno il coding, servono addestramento e posti non facili da trovare. Riconoscere di essere insoddisfatti, però, è il primo passo indispensabile per iniziare a muoversi. Solo così si può trovare una nuova direzione.