la Repubblica, 27 giugno 2021
Il terremoto provocato dall’uomo a Strasburgo
Prima dell’alba, Strasburgo è stata svegliata da un forte terremoto. Intorno alle cinque, gli abitanti del capoluogo dell’Alsazia e sede del parlamento europeo hanno avvertito due scosse a pochi minuti di distanza, la prima di magnitudo 4 e la seconda di magnitudo 2. La terra ha tremato in una zona molto popolata, seminando panico, decine di chiamate ai numeri di emergenza e vari interventi dei pompieri senza che fortunatamente siano state registrate vittime. L’Alsazia non è classificata come una regione con grave rischio sismico. E la brutta sorpresa di ieri mattina, secondo Renass (Réseau national de surveillance sismique), non è dovuta a un origine naturale ma è stato “indotto” come si dice in gergo, ovverlo legato all’"attività umana”.
Sotto accusa, ancora una volta, ci sono i test geotermici avvenuti nella centrale di Fornoche, un’impresa francese specializzata in energie rinnovabili. L’epicentro del terromoto di ieri è stato localizzato nel comune di La Wantzenau, a una ventina di chilometri da Strasburgo e vicino a dove lavora la nuova centrale geotermica. Il cantiere era già finito al centro dei sospetti dopo che si erano verificate diverse scosse nell’ultimo anno, sempre indotte secondo le autorità di sorveglianza sismica dai test geotermici nei pozzi scavati a cinque chilometri di profondità, nei quali è previsto di pompare acqua calda sotterranea per sfruttare il suo potenziale energetico in superficie, prima di reiniettarla sotto pressione nel sottosuolo.Il progetto è stato lanciato con scopi ecologici sul lungo periodo ma ha provocato un allarme immediato nell’osservare il devastante impatto sull’equilibrio del sottosuolo, probabilmente sottostimato negli studi preliminari. Al momento dei primi terremoti avvenuti nella regione dal 2019, di intensità spesso inferiore a quelli avvenuti ieri, la società aveva negato di essere in qualche responsabile. Ma quando le scosse sono proseguite, con la più forte di magnitudo 3,5 nel dicembre scorso, anche i vertici di Fonroche sono stati costretti ad ammettere che esisteva un nesso tra il nuovo cantiere e l’inedita attività sismica nella regione.
L’impianto è uno dei tre progetti che dovrebbero consentire a Strasburgo di raggiungere il cento per cento di energia rinnovabile entro il 2050. Ma dopo l’ultimo terremoto a dicembre il cantiere è stato sospeso su ordine della Prefettura in attesa di ulteriori accertamenti e garanzie per la popolazione. Lo stop non sembra però essere stato sufficiente per rassicurare gli abitanti, di nuovo vittime ieri di un terremoto ancora più potente di quello dell’anno scorso. «Abbiamo continuato a registrare un’attività sismica persistente negli ultimi mesi», osserva il sismologo Jerome Vergne che ha seguito tutta l’evoluzione del progetto di Fonroche. L’esperto parla di un fenomeno di “progressivo rilassamento” degli strati terresti toccati dalla geotermia ma non esclude che ci potranno essere nuove scosse. «Il sottosuolo impiega un po’ di tempo per reagire alla fine del cantiere, e per tornare a uno stato naturale ».
Sembra difficile che il cantiere possa un giorno riprendere, anche se ufficialmente non è stato ancora abbandonato. Per chi si è opposto con forza al proseguimento del progetto di geotermia nell’ultimo anno, come il consigliere comunale Alain Fontanel, è la conferma che è stato giusto bloccare il progetto e che bisogna cercare altri mezzi per sviluppare energie rinnovabili. “Tutta la casa ha tremato per qualche secondo. Questa volta è stato davvero forte” ha twittato Fontanel. “Grazie agli apprendisti stregoni dell’energia geotermica per questo brusco risveglio”.