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 2021  giugno 27 Domenica calendario

Il ritorno in tv di Roberta Capua. Intervista

È uno dei volti che hanno segnato gli anni Novanta. Vincitrice di Miss Italia («la bellezza non è un merito»), poi sul Tappeto volante con Rispoli («finalmente parlavo»), i programmi in Rai e a Mediaset. Quindi 14 anni fa la scelta di vita: basta televisione, la priorità è diventata il ruolo di mamma. Roberta Capua torna da domani nel pomeriggio di Rai1 (da lunedì a venerdì, al suo fianco Gianluca Semprini) con Estate in diretta. «Io sono una persona fortunata e privilegiata perché ho potuto scegliere. E quando sono rimasta incinta ho deciso di dedicarmi a mio figlio Leonardo. Risalire in sella non è stato semplice, ho iniziato con progetti più piccoli. Oggi ho di nuovo una grande occasione, una grande opportunità, una grande vetrina». 
La sua è stata una scelta, le donne sul lavoro fanno più fatica... 
«Ci sono donne che non hanno alternative, che devono coniugare lavoro e maternità, fare i salti mortali. Per retaggio storico e culturale agli uomini questo non è richiesto, i maschi vanno a lavorare, alle femmine è anche richiesto di occuparsi della casa e della famiglia». 
Non si muove niente? 
«La tendenza sta lentamente cambiando, sempre più spesso gli uomini chiedono congedi di paternità, hanno ruoli intercambiabili con le donne. Nella mia esperienza, con mio marito è così: infatti io quest’estate lavorerò e lui si occuperà di nostro figlio; io mi trasferirò a Roma, loro rimarranno a Bologna. La speranza è che questa divisione ci sia sempre meno, che le donne sul lavoro vengano equiparate agli uomini, in tutto, nei salari, nelle opportunità, che possano sfondare il soffitto di cristallo per accedere alle cariche più alte». 
Prima a Miss Italia, seconda a Miss Universo: si è mai sentita così bella? 
«No. Onestamente no. La bellezza non è un merito, ha bisogno di essere corredata da altro. Certo per me è stata un grandissimo trampolino di lancio, mi ha aperto le passerelle come modella non parlante, solo immagine; un ruolo che dopo un po’ mi andava stretto. La tv mi ha dato la parola, prima ero un una figura senza anima, poi l’anima è venuta fuori». 
I concorsi di bellezza hanno ancora senso? 
«No, ormai sono anacronistici. Io partecipai con un’ingenuità quasi imbarazzante, non mi rendevo conto in quel momento di quanto quella partecipazione avrebbe inciso sulla mia vita, nonostante anche mia mamma avesse vinto il concorso prima di me, ma in casa non se ne era mai parlato. Mi sembrava un’esperienza, non la tappa di chissà che cosa, l’ho vissuta in modo naif, come un gioco, invece poi ha stravolto la mia vita, le mie prospettive». 
La bellezza può essere un trampolino e diventare un peso... 
«Può essere un peso se non è corredata da altro, la bellezza è talmente effimera... c’è sempre una grande concorrenza, arriva sempre una più giovane, una più alta, una più snella. La spasmodica ricerca di essere sempre all’altezza di un modello, di un cliché di bellezza imperante diventa complicata e frustrante, spesso è una battaglia persa in partenza. Gli anni passano e si vede». 
Quale sarà la cifra della sua conduzione? 
«La cifra, non solo mia ma della trasmissione, sarà l’ottimismo, la leggerezza, guardando all’estate della ripresa, alla rinascita, alla voglia di ripartenza». 
Sua cugina Ilaria Capua adesso è più famosa di lei... 
«Lo vivo con grande gioia, è una donna di cui tutti noi italiani dovremmo essere fieri per quello che ha fatto, ma purtroppo è costretta a lavorare all’estero. È un fallimento per tutti. Siamo cresciute in città diverse, non ci vediamo spesso ma io mi fregio di essere sua cugina, di essere accomunata a lei. Non so se per lei è lo stesso...». 
Non si butti giù, potrebbe invitarla in diretta... 
«Potrebbe anche essere una cosa carina, non abbiamo mai avuto un faccia a faccia in tv». 
Lei è sempre elegante, apparentemente posata: qual è la cosa più trasgressiva che ha fatto? 
«Oggi la cosa più trasgressiva è essere normali, fare una vita normale, di quelle senza grandi colpi di testa. Sono tutti alla ricerca di chissà che, io mi accomodo molto bene nella routine della mia famiglia. In questo sono antica».