Corriere della Sera, 27 giugno 2021
L’esilio di Charlène di Monaco
«Quest’anno per la prima volta non sarò con mio marito al nostro anniversario, e la cosa mi rattrista», ha fatto sapere al Corriere la principessa Charlène, lontana dal suo principe dopo una brutta infezione contratta all’estero, impegnata con la Fondation Princesse Charlène e Chasing Zero, iniziativa per la salvaguardia delle specie in via di estinzione. «Ma le conversazioni quotidiane con Alberto e i bambini mi aiutano enormemente a mantenere l’ottimismo, anche se la loro presenza mi manca molto – dice la principessa —. Ho ricevuto la loro visita in Sudafrica ed è stato meraviglioso vederli, ora sono impaziente di riunirci tutti, presto».
L’«erede» di Grace ha subito «diversi interventi dopo l’infezione otorinolaringoiatrica, con una nuova operazione alla quale si è sottoposta il 23 giugno – spiega il Palazzo – e l’équipe medica le ha chiesto di non far ritorno a Monaco: dovrà essere sottoposta ad altri interventi e cure per ristabilirsi». Da mesi la lontananza dal Principato aveva destato curiosità, preoccupazione. Moltiplicatisi dopo il taglio rasato di Natale.
Anniversario di nozze, dieci anni dal sì da favola, «sospeso» dunque. In attesa che la salute della principessa (che aveva mancato già il Grand Prix di F1) migliori. Ma la coppia condividerà i ricordi via social con due canali dedicati su YouTube e Instagram, e 10 clip: dall’incontro, alle nozze e l’arrivo dei gemelli: Jacques che erediterà il trono dei Grimaldi, al Rocher di Monaco sin dal 1297, e Gabriella.
A marzo di un anno fa, quando Alberto si ammalò di Covid in piena pandemia, fu lei a spiegare loro il contagio del papà: «È stata Charlène a far comprendere l’emergenza in famiglia, ai bambini», aveva confidato Alberto, parlando al telefono con il Corriere dall’isolamento Covid alla Roca. Questa volta è toccato al principe spiegare ai piccoli.
Nata in Zimbabwe il 25 gennaio 1978, poi trasferitasi in Sudafrica al seguito del padre Michael, industriale tessile, Charlène ha in comune con Alberto quella semplicità che non ti aspetti dai reali. «Alberto mi ha chiesto di sposarlo nei giardini del palazzo, eravamo appena tornati dalle nozze di Vittoria di Svezia, nel 2010», mi raccontò poco prima del sì, la ragazza che aveva rappresentato il Sudafrica alle Olimpiadi di Sydney 2000 per ritirarsi dal nuoto agonistico nel 2008, dopo un infortunio.
«Parliamo spesso di sport assieme: ci lega la passione per il nuoto e per i tuffi, nel mio caso», ci ha detto la nipote di Alberto, Pauline Ducruet. E in questi mesi difficili con mamma Charlène bloccata in Sudafrica pare che ad Alberto, anche per gestire i piccoli, sia stato vicino l’altro nipote, Louis, con la moglie Marie.
Dieci anni dal sì, e per la ricorrenza «è pronta una consegna, un gioiello commissionato dal principe per l’occasione, al quale ha lavorato mia figlia Gaia, direttrice artistica di Repossi», confida il gioielliere Alberto Repossi: la maison è fornitrice dei Grimaldi. «Ho visto crescere Charlène in 10 anni e da monegasco le sono grato per aver regalato al principe due bellissimi bambini». Cosa ricorda di quel sì con la principessa statuaria in abito Giorgio Armani? «Ricordo Carolina che offrì alcune sue spille ottocentesche in diamanti, per chiudere lo chignon di Charlène… nella festa però una rosa di brillanti si smarrì e così la ricreammo identica». Fisico slanciato, l‘ex nuotatrice ha portato a Monaco una bellezza contemporanea. Con Alberto, «non un coup de foudre, ma una certa attrazione al primo incontro nel 2000, poi un gap di 5 anni prima di ritrovarci», spiegò Alberto. «Non un colpo di fulmine, ma un’intesa vera». L’arrivo dei figli, complice un carattere schivo, ha tenuto spesso Charlène lontana dalle feste di Monaco. «Ma è complicato trovare momenti di vera intimità quando si vive in un palazzo – ha ammesso Alberto – così ci ritagliamo momenti tutti nostri».
Adesso Charlène aspetta Alberto e i gemelli, in Sudafrica, per un momento tutto loro, per festeggiare.