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 2021  giugno 25 Venerdì calendario

A Parma dodici minuti di un Verdi mai ascoltato

Dodici minuti di Verdi mai ascoltato non sono davvero pochi. Si tratta di due movimenti di un divertissement di danza composto nel 1848 per la prima alla Monnaie di Bruxelles del Nabucco, anzi Nabuchodonosor come da titolo originale, ovviamente tradotto e con le danze obbligatorie in ogni Paese francofono. Che questo balletto Verdi l’avesse scritto, lo si sapeva. Dove fosse la musica, no. Ora sbuca dal famigerato baule zeppo di autografi e abbozzi già conservato a Sant’Agata e finalmente messo a disposizione degli studiosi. E adesso anche del pubblico: e così il "balletto del Nabucco" (o quel che ne resta: i movimenti erano in origine almeno tre, forse quattro) sarà eseguito al prossimo Festival Verdi di Parma, per la precisione il 26 settembre in un concerto sinfonico-corale diretto da Roberto Abbado di pagine dei primi Verdi, compresi tre cori del Nabucco infranciosato: "Va’ pensiero sull’ale dorate" diventa "Molles brises dans l’air bercées".
È la superchicca del Festival, ma non l’unica. Basti dire che l’opera inaugurale, Un ballo in maschera, avrà la solita musica ma un libretto diverso, quello presentato alla censura pontificia dopo che Verdi aveva traslocato la prima dell’opera da Napoli a Roma appunto per ragioni di censura. I preti pretesero comunque delle modifiche, e così l’assassinio del Re Gustavo III di Svezia divenne quello di Riccardo governatore del Massachusets (figuriamoci). A Parma il libretto sarà il Roma I, quello riscritto rispetto a Napoli ma prima dell’intervento dei monsignori, quindi con ambientazione svedese. Dirige sempre Abbado, la regia è del "provocatorio", come si dice in cretinese, Graham Vick e dunque già si sa che le balcony girls parmigiane non gradiranno: "Le proteste le metto in conto", premette la tosta direttrice generale del Regio, Anna Maria Meo.
Benché partorito in epoca di pandemia, il cartellone è ghiotto. Ci sono un Simon Boccanegra in concerto diretto da Michele Mariotti e una Messa da Requiem da Daniele Gatti, un recital di Lisette Oropesa, uno di Eleonora Buratti e Antonio Poli e le succose trasgressioni-scommesse-contaminazioni del "Verdi off" orchestrato da Barbara Minghetti. La vendita dei biglietti non è ancora iniziata, in attesa dei Dpcm prossimi venturi.