ItaliaOggi, 19 giugno 2021
Periscopio
Per il ricordo e la stima che abbiamo di Enrico Letta diciamo che le sue parole alla 7 sul caso Saman addolorano. Parla di speculazione politica. Ma di chi? Legga, signor segretario, quanto ha scritto sul QN il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. È un uomo del suo partito, non della destra xenofoba: e ha parlato di «una battaglia, anche culturale, che riguarda tutti, che non ammette divisioni». Ma è stata una delle pochissime voci lucide e coraggiose che si sono udite a sinistra in queste settimane. Michele Brambilla. QN.
Come mai ancor oggi tanti pretendenti alla Dc? Eccessi di nostalgia. Eccessi di protagonismo. Qualcuno punta al patrimonio, che ammontava a 2.000 miliardi di vecchie lire. Che fine abbia fatto è un mistero dolorosissimo. Gianni Fontana, dc, ex ministro dell’Agricoltura. (Stefano Lorenzetto), l’Arena.
Virginia Raggi non è stata una buona sindaca, ma è molto presente sul territorio, è finalmente riuscita ad aprire un po’ di cantieri stradali, ha ancora uno zoccolo duro, soprattutto in periferia. Aldo Cazzullo. Corsera.
I guardiani del capitale Ue sono abbacchiati, e li capisco, per anni hanno combattuto fino al ridicolo per uno 0,2% sul deficit o per non superare il tetto 130 di debito/Pil e questi in un anno ti fanno 160% o addirittura il 10% a botta, per non parlare dei francesi e degli americani che stampano moneta H 24. Si sono ridotti a essere come i virologi di regime che prima ci terrorizzavano e ora, avendole sbagliate tutte, sono costretti ad arrampicarsi sugli specchi, sperando che la variante, che so cambogiana, li rimetta in gioco. Riccardo Ruggeri, ItaliaOggi.
I 5Stelle cercano di tagliare la strada a Marta Cartabia sulla riforma del processo penale (con i limiti alle appellabilità e la revisione della prescrizione, che non perde il vizio giustizialista ma soltanto lo mitiga) e di impedire qualsiasi operazione che riguardi il deprecabile reddito di cittadinanza o qualche altra loro fantasiosa invenzione. Domenico Cacopardo. ItaliaOggi.
Camilleri restò colpito dalla generosità di mia madre, anche se poi non avrebbe accettato l’offerta. Fu un dialogo molto divertente. Camilleri raccontò di essere stato sfrattato dalla casa in cui viveva, messa in vendita, e di non aver i soldi per comprarla. «Andrea non ti preoccupare, i soldi te li do io», si offrì di slancio mamma. «Ma Elvirù neppure tu ce li hai». «Non ce li ho, ma me li posso procurare più facilmente di te». Scoppiarono a ridere come ragazzi. Antonio Sellerio, editore (Simonetta Fiori), la Repubblica.
La prevenzione della gauche meneghina e dei media al suo servizio nei confronti di Letizia Moratti è arrivata al punto che il ricordo del suo operato a Palazzo Marino è svanito. E oggi nessuno la elogia per aver rivoltato come un calzino la sanità lombarda travolta dalla pandemia: l’8 gennaio, questa ricchissima borghese, che nella vita avrebbe potuto dedicarsi solo a fiori e giardini come tante altre sciure del suo rango, ha accettato una volta di più di lavorare giorno e notte, ha fatto piazza pulita di incapaci e fannulloni, ha trasformato la regione in una macchina da guerra per i vaccini. Una patriota, si sarebbe detto in altri tempi. Una bandiera per le donne, se chi si batte per un mondo più rosa non fosse pregiudizialmente ostile alle signore del centrodestra. Una che meriterebbe di diventare senatrice a vita, non vi pare? Massimo Donelli. QN.
«La fotovignetta è: “Il principe Harry a Meghan mentre lasciano per sempre la casa reale: ’Me sò ’nculato l’accappatoio’”. Ammetterà che il suo humour non è molto british». «E chi ha mai sostenuto il contrario? Però non frego accappatoi negli hotel: solo ciabattine e quarche sciampetto». Federico Palmaroli, Osho, umorista politico (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Chissà se i burocrati fuoriserie, quelli sistemati negli staff ministeriali, perdono le staffe se sono chiamati staffisti. Ci vorrebbe Maigret per i misteri delle Big Pharma. Statisti incerti e statistiche pure. In alto i cuori e le saracinesche. Posti di lavoro in meno? Circa un milione in un anno. Due milioni di famiglie in «povertà assoluta». Aumenta ancora il deficit 2021. Incombe, nel frattempo, la speculazione finanziaria. Timori per un 2008 bis. Dino Basili. Studi Cattolici.
Al somellier (italiano!) di un celebre ristorante parigino che demonizzava il lambrusco da me richiesto replicai dicendogli che in Italia esistono quindici diversi tipi di lambrusco, io volevo un amabile di Modena, punto e basta. E mi infervorai, cercando invano di annichilirlo. Macché, il sommelier non era affatto costernato, ma inorridito. Rimase senza parole quando aggiunsi che i vini italiani non erano affatto inferiori a quelli francesi.Tra i principali vini italiani frizzanti più conosciuti (Prosecco, Franciacorta, Asti Spumante e Alta Langa) la mia preferenza va al Lambrusco, che oggi non ha certo bisogno del mio sostegno né di quello di altri suoi fedeli ammiratori. Cesare Lanza, Alle 5 della sera.
Il falling man, l’uomo che precipita dal grattacielo colpito a NY dai terroristi islamici non aveva afferrato due tovaglie legate insieme (tanti quel giorno lo fecero) nel tentativo patetico e disperato di usarle come paracadute. Le tovaglie si strappavano, e il risultato era sempre lo stesso: quei poveretti morivano dopo dieci interminabili secondi di volo, disintegrati sul marciapiedi. Pare che chi l’ha sentito non abbia mai dimenticato il rumore di quei corpi che piombavano dal centesimo piano: un tonfo osceno, sordo, come una grossa esplosione soffocata. Maurizio Pilotti, Libertà.
Ho deciso di diventare un attore popolare solo dopo che sono diventato vedovo per dare una possibilità in più ai figli. Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi. Lei voleva che facessero il Classico, uno lo fa, l’altro l’ha finito: è una cosa stupenda, chi fa il Classico si riconosce da lontano. Marco Giallini, attore (Candida Morvillo). Corsera.
Sempre in Russia, nel pieno della guerra, Eugenio Corti appunta: : «Tre giorni e tre notti durò il passo delle anatre: infine si fece esiguo, passarono le ultime sparute schiere, sempre a forma di V o in riga obliqua, e tutte passandoci sopra gridavano: sembrava salutassero sgraziatamente noi che restavamo». Eugenio Corti: “Diari”, Studi Cattolici.
Se avessi tutte le cose che ho desiderato, ne desidererei altre. Roberto Gervaso.