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 2021  giugno 19 Sabato calendario

Tarallo indagato per il suicidio del suo compagno Losito

L’inchiesta sulla morte di Teodosio Losito è a un punto di svolta: Alberto Tarallo, il patron della Ares Gate, è indagato per istigazione al suicidio. E la guardia di finanza ieri ha bussato alla porta della sua villa di Zagarolo sequestrando numerosi documenti. Si tratta della stessa abitazione in cui il produttore ha vissuto insieme al compagno Losito fino al gennaio 2019, quando lo sceneggiatore si è ucciso.
Poche settimane fa Alberto Tarallo ha partecipato alla trasmissione “Non è l’Arena”, mostrando alcuni messaggi estrapolati dal telefono della vittima. Probabilmente è stata proprio l’apparizione in televisione e la dimostrazione dell’esistenza del cellulare di Losito a convincere gli inquirenti a intervenire.
A dare il via all’inchiesta sono state invece le rivelazione carpite nella casa del Grande Fratello Vip. «Se fossi rimasta, avrei fatto la sua fine. Tu non immagini cosa ho passato! Ero veramente sola, con il suo gesto Teo ha liberato anche me, altrimenti oggi non sarei più qui... che poi io non ci credo che sia stato un suicidio, sai? Tanto sappiamo bene chi è l’artefice di tutto questo schifo...», ha infatti detto la concorrente del Grande Fratello Rosalinda Cannavò, in arte Adua Del Vesco, già volto della Ares Film. L’attrice, quella sera, stava parlando con un collega, Massimiliano Morra, che ha risposto facendo riferimento a un certo «Lucifero».
Il sospetto degli inquirenti è che l’azienda, sul cui fallimento indaga la finanza, possa aver interferito in maniera opprimente nella vita privata degli artisti, imponendo quelle che sarebbero state le tre regole non scritte della Ares: cambiare il nome, cancellare l’età e annullare ogni rapporto con la famiglia. Imposizioni che Adua del Vesco ha ventilato anche in un post pubblicato lo stesso giorno in cui Tarallo è stato intervistato da “Non è l’Arena": suggeriva di stare alla larga da «persone che ti vogliono cambiare o omologare a un prototipo prestabilito che ti chiede di essere bella, perfetta, magra, str..a e impossibile». Tarallo, sottolineando l’inaffidabilità dell’attrice, ha risposto dicendo che si tratterebbe di «una sporca storia di soldi di una persona che non è riuscita a portare Teo in quella che è veramente una setta». Di “setta”, si era parlato anche in relazione alla Ares. Per questo il pm Carlo Villani ha convocato numerosi volti della Ares: Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Manuela Arcuri, Nancy Brilli, Giuliana De Sio, Virna Lisi, Francesco Testi, Barbara D’Urso e anche la parlamentare di Forza Italia Patrizia Marrocco, anche lei fondatrice della Ares.
Alla base del suicidio potrebbero esserci anche motivi economici. «Ho difficoltà ad affrontare la tua delusione, il tuo dolore, il tuo smarrimento, le tue reazioni, è come distruggere ciò che hai/abbiamo costruito con le mie mani, è come doverti infilzare un coltello nel petto», scriveva Losito in una lettera indirizzata a Tarallo: «Mi vergogno troppo per sopravvivere a questa disfatta».
Una vicenda dolorosa su cui pende anche un contenzioso civile: riguarda una polizza vita da 300 mila euro reclamata sia da Tarallo che dal fratello di Teodosio Losito, Giuseppe.