ItaliaOggi, 18 giugno 2021
Periscopio
L’M5s continua perdere consensi perché non si capisce più che cosa sia. Bruno Vespa. QN.
A chi attribuiva a Fini un flirt con il fantomatico partito di Conte, l’ex segretario di An ha fatto arrivare un secco: “Commentare il ridicolo non ha senso”. Antonio Rapisarda. (Libero).
Bettino Craxi misurava 1,90 in un Paese di altezza media 1,75 e i quindici centimetri in più erano già di per sé un piedistallo. Aveva poi un modo di alternare parole e silenzi che incuteva timore perché ogni pausa pareva il rinculo di un cannone prima dello sparo. Quando doveva intervenire in Parlamento, appena entrava in aula lo strepitio si trasformava in brusio. Quando cominciava a parlare non volava una mosca. Giancarlo Perna. “Ring-Cinquant’anni di risse tra i Poteri”. Guerini e Associati.
Nella storia di Nino Sgarbi che ho raccontato nel mio ultimo film, rivivo il mio amore. In uno dei dialoghi c’è una battuta, si dice che a una certa età si smette di abbracciarsi. È di mia moglie. Mi assale il panico se penso che un giorno potrei non rivederla. Quando hai paura di perdere la persona che ami vuol dire che l’ami veramente. Pupi Avati, regista (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Speriamo, come suggerisce il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancellieri, siciliano doc, di fede grillina, che il Ponte sullo Stretto si faccia. Sarebbe un’opera utile anche dal punto di vista simbolico perché unirebbe effettivamente il paese, dalle Alpi alla Sicilia, completando il processo di unificazione avviato nel 1861. Antonio Troise. QN.
Il vero problema, oggi, non è più la proprietà pubblica dei mezzi di produzione, cui ormai non crede più nessuno, neppure la nuova dirigenza cubana. Il problema è la mentalità. In Italia chi produce, chi si dà da fare, chi si ingegna, ha la sensazione di dover trascinare almeno quattro o cinque connazionali che procedono aggrappati a lui. Aldo Cazzullo. Corsera.
Dal Ponte sullo Stretto ai distretti tecnologici, le aree turistiche a fiscalità ridotta per incentivare gli investimenti, i centri di cultura e le zone privilegiate per start-up innovative: questo dovrebbe essere il salto da compiere, facendo tesoro della lezione lasciataci dalla pandemia. Per queste ragioni, oggi ad amministrare le aree metropolitane servono persone che costruiscano infrastrutture e realizzino iniziative a favore degli scambi interterritoriali e di una migliore qualità di vita. Il tutto con il supporto dello Stato centrale, che deve saper veicolare le risorse dove c’è veramente bisogno. Luigi Bisignani per Il Tempo.
Zhivago era un libro un po’ noioso. Confesso di non averlo mai letto fino in fondo, e ci ho provato più volte; neanche il film di David Lean ho visto fino in fondo, anche se con il film non ho mai fatto un secondo tentativo. Mi consolo perché non sono il solo. C’è la storia d’Angelo Maria Ripellino che a Praga, nel 1956, in casa del traduttore clandestino di Zhivago, prende visione del romanzo, tra i primissimi lettori. Viene fatto accomodare in una stanza (caffè, sigarette, il dattiloscritto in caratteri cirillici) e comincia a leggere. Dopo un quarto d’ora Ripellino esce dalla stanza e dice: «E se andassimo al cinema?». Diego Gabutti, scrittore. (Informazione corretta).
Nelle sue avventure (tutte ambientate nei primi trent’ anni del Novecento) Corto Maltese incontrerà, tra gli altri, un giovane Jack London, James Joyce, un isterico Gabriele D’Annunzio, Herman Hesse, Ernest Hemingway prima di diventare famoso, Butch Cassidy e Sundance Kid in fuga, il Barone rosso. E ovviamente avventurieri, assassini, rivoluzionari e contesse, delinquenti col cuore d’oro, ubriaconi falliti in cerca di riscatto, sciamani e sacerdotesse vudù, guerrieri dancali e ufficiali votati alla morte per fedeltà a un ideale di cavalleria, donne fatali e indimenticabili, che hanno spesso le fattezze delle donne che Hugo Pratt amò nella vita reale. Hugo Pratt (Maurizio Pilotti). Libertà.
Non è facile stare chiuso per sei mesi in un monastero irlandese ma la regola benedettina dell’ora et labora è stupenda. Sveglia alle 5.30, due ore di preghiera, colazione, lavoro fino alle 12, messa, pranzo, solo mezz’ora per parlare, ancora lavoro fino alle 18, vespro, cena, compieta, a letto alle 21. A Glenstal Abbey vi sono una falegnameria, un’azienda agricola con 100 mucche che produce burro e formaggio, uno studio con un frate che incide cd di musica sacra. Ho fatto lo sguattero in ciascun settore. Gianni Fontana, dc, ex ministro dell’Agricoltura. (Stefano Lorenzetto), l’Arena.
Quante volte ho ascoltato Summer on a solitary beach, canzone dell’album di Battiato La voce del padrone, distesa sul bagnasciuga, leggendo avvolta dall’umidità del pareo. Quante volte nei viaggi in macchina ho cantato Cuccurucucù e desiderato anch’io un Centro di gravità permanente; almeno quante sono state le domeniche di Pasqua, a pranzo di fronte a Villa Borghese in cui ho fatto scalo a Grado senza averla mai visitata. Maria Sole Sanapsi d’Arpe, poetessa, la Disusssione.it
Mi sono avvicinato alla pittura più per inadempienza che per scelta. Ero un adolescente triste, ma non sapevo perché. Invece di andare a scuola, la mattina mi dirigevo verso la spiaggia. E restavo lì, durante la stagione invernale, nascosto tra gli stabilimenti balneari di Viareggio. Fu la mia ribellione passiva. Quel Natale del 1957 fui ritirato da scuola. Mio padre mi spedì a bottega da un corniciaio che era a pochi passi dal suo negozio di barbiere. Trascorsi circa un anno in quel negozio. Lino Mannocci, pittore. (Antonio Gnoli). Repubblica.
Ho rintracciato tutta la famiglia della mia madre “di pancia”. Tassello dopo tassello. Ma è stato un viaggio difficilissimo. Quando conobbi la “mamma di pancia” avevo diciannove anni. Mi vestii con cura, andai dal parrucchiere. La prima volta che incontrai da adulta la donna che mi ha messo al mondo, fui ricevuta in salotto, con the e pasticcini. Senza calore. Non mi ha mai aperto del tutto il cuore, continuava a chiamarmi “cara” come si fa tra signore borghesi, manteneva una formalità che mi feriva. So che non è stata colpa sua, lei era una donna vittima delle circostanze. Oggi le ho perdonato tutto. Vivian Lamarque, poetessa. (Roberta Scorranese). Corriere della Sera.
In politica, il tradimento è una forma di aggiornamento. Roberto Gervaso.